Il Comune di Palermo non conosceva i dettagli del progetto di Rfi per piazza Politeama. E adesso prova a correre ai ripari, sull’onda delle proteste per l’abbattimento lampo dei ficus su uno dei marciapiedi della piazza, chiedendo a Rfi di fare il possibile per salvare gli alberi superstiti.
“Bisogna chiedere a Rfi una soluzione alternativa che però va trovata subito – ha detto il vice sindaco Arcuri durante l’affollata e tesissima assemblea cittadina di oggi pomeriggio – e cioè entro cinque o sei giorni, perché il cantiere non può essere fermato”. La possibilità di salvare almeno alcuni dei ficus rimasti ancora in piedi (7 su 15) dunque esiste, si tratta di programmare una deviazione di pochi metri per i lavori dei cosiddetti “sottoservizi” che gli operai della Tecnis stanno eseguendo per conto di Rfi, impegnata nella realizzazione della fermata Politeama dell’anello ferroviario. Alla fine, conti alla mano, la previsione più rosea è quella di salvare 3 dei ficus dello stesso filare.
Quelle scatenate dalle motoseghe in piazza Castelnuovo non è la prima protesta per il verde pubblico sacrificato ai cantieri. Mesi fa era toccato alle chorisie estirpate dal marciapiedi spartitraffico di via Leonardo Da Vinci, poi agli alberi di via Sicilia. E poi si era scatenata la polemica per le palme di piazza Politeama, che in un primo momento sembravano destinate all’abbattimento e che ora si tenterà di risparmiare, espiantandole e ricollocandole (almeno 3 su 5, e nella speranza che sopravvivano).
Giovedì poi, senza preavviso e senza comunicazioni di sorta, gli operai avevano transennato i ficus “microcarpa” cominciando a tagliarli uno dopo l’altro. Otto sono andati giù, ne restano sette. Così nel giro di poche ore è scoppiata la rivolta di residenti, commercianti e ambientalisti, sul piede di guerra con il Comune anche per via della mancata informazione sul cantiere di Rfi.
Una protesta evidentemente non così infondata: oggi infatti si apprende che nemmeno il Comune era al corrente dei dettagli. “Non conoscevo i dettagli del progetto – ha detto l’assessore al Verde Francesco Raimondo – oggi c’è stata una riunione con i tecnici di Rfi che mi hanno illustrato la situazione”. L’assessore tenta anche di rassicurare: gli alberi nella piazza saranno comunque sostituiti da Rfi, “nel progetto – dice – c’è la voce reimpianto”. Non sono dello stesso parere gli ambientalisti secondo i quali la piazza è destinata alla desertificazione.
Al momento i lavori della Tecnis restano sospesi, nessun ramo sarà toccato nei prossimi giorni. In attesa di capire se Rfi raccolga l’appello di Arcuri. Le premesse, tuttavia, non sono delle migliori: “Abbiamo un contratto e il progetto ha avuto tutte le autorizzazioni del caso – ha detto oggi Donato Ludovici di Italferr – e ogni ente ha avuto un tempo congruo per esprimersi”