Prima l’avrebbe strangolata e poi avrebbe tentato il suicidio. Dramma a Furci Siculo, nel Messinese, dove una giovane donna, Lorena Quaranta, studentessa di Medicina a Messina, originaria di Favara, è stata uccisa in casa, al termine di una lite violenta, dal compagno, che ha confessato il delitto.
Antonio De Pace, compagno di Lorena Quaranta, anche lui studente di Medicina, calabrese di Vibo Valentia, in stato confusionale, prima di chiamare i carabinieri, avrebbe cercato di suicidarsi tagliandosi le vene, ma l’arrivo dei militari gli ha salvato la vita. Ora si trova ricoverato al Policlinico di Messina e gli inquirenti lo stanno interrogando. Sul luogo del delitto anche il medico legale. L’inchiesta è coordinata dalla procura di Messina, guidata da Maurizio de Lucia. L’omicidio è avvenuto in un appartamento in affitto in via delle Mimose, una zona residenziale e periferica di Furci Siculo.
“Nessuno di noi li conosceva – spiega il sindaco Matteo Francilia -. ci siamo svegliati con la notizia di questa tragedia e siamo confusi e sconvolti, sgomenti per questa tragedia che si aggiunge al dramma dell’emergenza da coronavirus. Confidiamo nel lavoro dei carabinieri e della magistratura per fare luce su quanto accaduto”.
“Da oltre dieci anni la nostra amministrazione comunale ha stigmatizzato pesantemente qualunque genere di violenza: abbiamo aperto un centro ascolto dedicato alle persone che hanno bisogno, con l’obiettivo di prevenire crimini e incentivare le denunce – continua Francilia -. La vicenda di oggi ci spinge a essere ancora di più in prima linea. Stiamo dando il nostro contributo ai carabinieri della stazione di Santa Teresa di Riva, con il comandante Maurizio La Monica, della compagnia di Taormina, con il capitano Arcangelo Maiello, attraverso la Polizia municipale per comprendere la dinamica del delitto, che andrà punito senza se e senza ma e ci auguriamo che le indagini proseguano nel verso giusto. E’ la prima volta che Furci Siculo diventa il luogo di un assassinio del genere: voglio sottolineare ancora che gli autori non hanno nulla a che vedere con la nostra collettività. Naturalmente esprimo il massimo cordoglio alla famiglia della povera ragazza”.
Sconvolta anche la comunità favarese, nell’agrigentino, città d’origine di Lorena Quaranta. “Favara si è svegliata fra le lacrime. Ho appreso la tragica notizia della prematura scomparsa della nostra concittadina Lorena, un gesto vile, ignobile e ci stringiamo al dolore della famiglia”, afferma il sindaco Anna Alba.