Gianfranco Miccichè ha tenuto a battesimo oggi la neonata fusione tra Forza Italia e il movimento renziano di Italia Viva. Un accordo politico definito “serio e stretto” dal presidente dell’Ars che vedrà le due compagini presentare liste comuni alle amministrative di Palermo e alle regionali del prossimo anno.
Al fianco di Miccichè i capigruppo a Palazzo dei Normanni di Fi Tommaso Calderone, e di Sicilia Futura-Iv Nicola D’Agostino, in sala anche tanti consiglieri comunali dei due partiti.
“Quest’accordo avviene in Sicilia- ha precisato Miccichè – se lo si vorrà replicare a livello nazionale bisognerà parlare con Berlusconi o Tajani. Ci lavoravamo da tempo, non è stata una operazione facilissima, Sicilia Futura-Iv ha persone forti nei territori e abbiamo operato per evitare eventuali conflitti che non ci sono”. I due gruppi all’Ars contano in totale 16 parlamentari. L’intesa prevede anche una scelta comune sulla candidatura a sindaco di Palermo. Con Tamajo che si autoesclude dalla novero dei concorrenti a Palazzo delle Aquile, è lo stesso Miccichè a lanciare alcune ipotesi sul tappeto. “Per la scelta del sindaco ci stiamo dando degli appuntamenti e tutti siamo d’accordo che entro Natale ci debba essere la scelta del candidato da parte della coalizione. Al momento sono diversi candidati: Roberto Lagalla, Francesco Cascio di Forza Italia, l’avvocato Francesco Greco… Nessuno di questi nomi troverebbe l’opposizione di Forza Italia. Certamente siamo tutti d’accordo che il candidato deve essere un moderato” – ha detto il proconsole forzista.
Poi la stoccata all’ex sodale di partito Francesco Scoma: “Su una cosa voglio essere chiaro, se qualcuno pensa che va via da Forza Italia per diventare sindaco di Palerno se lo può scordare. Siamo persone serie”.