Giorgia Meloni a Palermo per sostenere Nello Musumeci: “E’ il candidato migliore del centrodestra”. Video

0
135

“La nostra posizione come Fratelli d’Italia è sempre la stessa: sia a livello nazionale che a livello siciliano noi non siamo “alleabili” con il partito di Alfano. Poi se si vogliono fare percorsi di carattere civico regionale, come è accaduto in Liguria e in varie realtà, è una scelta di Nello Musumeci e non mi impiccio e non entro in questioni regionali. Non si usi però la Sicilia per fare accordi e alleanze col partito di Alfano a livello nazionale”. Lo ha affermato la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, arrivata a Palermo per un tour della Sicilia occidentale, che oggi la vedrà impegnata tra l’altro ad Agrigento e Caltanissetta assieme al coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Giampiero Cannella in vista delle elezioni regionali del prossimo 5 novembre.

Sulla scelta di Fratelli d’Italia di sostenere alla presidenza della Regione Siciliana la candidatura di Nello Musumeci ha ribadito: “Nello Musumeci non ha bisogno di essere conosciuto in Sicilia, è una persona che vanta la sua storia, la sua competenza e la sua credibilità ed è qualcosa di raro nel panorama politico e Fratelli d’Italia non poteva che fare questa scelta per la Sicilia. Sicuramente ci aiuta a raccontare il programma che abbiamo in mente per questa terra: è la seconda volta che scendo in Sicilia in poche settimane e stiamo parlando di turismo, agricoltura, formazione, legalità, lavoro e tante questioni sulle quali i siciliani vogliono sapere che cosa proponiamo. Ci dedichiamo a questo e non alla alle beghe dei partiti, sulle quali sono ancora impegnati a lavorare gli altri”.

“Spero che alla fine si riuscirà a comporre una coalizione forte e vincente, per questo Fratelli d’Italia lavora sempre, a livello nazionale ma anche siciliano – ha aggiunto Giorgia Meloni -. Abbiamo scelto di sostenere la candidatura di Musumeci per cercare anche di favorire la scelta degli altri partiti perché avevamo paura che alla fine si facesse tardi, noi siamo già in campagna elettorale. La Sicilia è un test importante, è una terra che ha bisogno di risposte dopo l’amministrazione Crocetta. Abbiamo deciso per primi perché riteniamo che Nello sia il candidato migliore che il centrodestra può mettere in campo in Sicilia e speriamo che possa convincere anche gli altri attori a partecipare a questa coalizione che è sicuramente vincente”, ha sottolineato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Nello Musumeci è già pronto per la corsa a Palazzo d’Orleans: “Sono certo che alla fine vinceremo – ha detto il candidato -. Noi vogliamo andare oltre il centrodestra, partiamo dai nostri valori per dare una rappresentanza anche a chi è deluso dalla sinistra e dalla rivoluzione crocettiana e vuole adesso condividere con noi un progetto di speranza. Abbiamo un programma serio e concreto”.

Inevitabile poi un commento sulla situazione politica internazionale con le questioni aperte e urgenti relative a migranti, Libia e accoglienza. “Da tempo diciamo che bisogna sequestrare le navi delle Ong, denunciare i loro equipaggi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Penso che sia chiaro che queste persone, più che fare una attività umanitaria, ormai sono persone che sostanzialmente fiancheggiano e aiutano molto spesso gli scafisti a fare molti soldi, facendo la tratta degli schiavi del terzo millennio”, ha affermato Giorgia Meloni. “Evidentemente – ha aggiunto – non abbiamo avuto torto se si cominciano a sequestrare le navi ritenendo che stiano fiancheggiando l’immigrazione clandestina”.

“Penso che l’Italia non abbia scelta che intervenire in Libia – ha proseguito Giorgia Meloni -. Penso che avrebbe dovuto muoversi molto prima e penso che non avrebbe dovuto aspettare che Macron facesse il deus ex machina in Libia anche contro di noi. Sarebbe stato più agevole, volendo, trovare un accordo con entrambi i governi libici, che c’erano gli strumenti per farlo. In ogni caso di minacce non ne possiamo accettare, perché oggettivamente quello che accade in Libia torna sulle nostre coste e torna a casa nostra. Noi abbiamo sempre proposto un blocco navale. Si dice che un blocco navale sarebbe un atto di guerra, ma non è un atto di guerra far arrivare 500 mila persone in 3 anni?”, ha dichiarato la presidente Fdi Giorgia Meloni, commentando la missione navale italiana in Libia che sta per iniziare, avendo ricevuto ieri l’ok del Parlamento con astensione Fdi. (in collaborazione con ITALPRESS)