Giornalisti: ricordato a Palermo Mauro De Mauro a 50 anni dalla sua scomparsa

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Il Gruppo siciliano dell’Unione nazionale cronisti italiani, l’Associazione Siciliana della Stampa e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia hanno ricordato a Palermo, assieme alle autorità civili e militari del capoluogo e ai familiari del giornalista, il cronista de L’Ora Mauro De Mauro, nato a Foggia nel 1921, sequestrato da un commando mafioso il 16 settembre di 50 anni fa mentre tornava a casa, in viale delle Magnolie. Da allora non si seppe più nulla di lui. Il suo corpo non è mai stato ritrovato e, nonostante le numerose inchieste e piste investigative battute dagli inquirenti, ancora oggi non sono state raggiunte verità e giustizia su questo ennesimo mistero italiano. Anche perché la verità sul caso, come recita una sentenza del giugno del 2011, “è stata massacrata da un massiccio e mirato depistaggio”.

Furono diverse, all’epoca, le piste battute da polizia e carabinieri per risalire al contesto in cui maturò il sequestro. Tra le principali seguite dagli inquirenti spiccava quella relativa a notizie esclusive sulla morte del presidente dell’Eni, Enrico Mattei, che il cronista aveva acquisito dopo un lungo lavoro di ricerca e che si accingeva a raccontare sulle colonne del quotidiano del pomeriggio. Venne tenuta in considerazione anche la pista cosiddetta del “golpe Borghese”. La sera in cui fu rapito De Mauro aveva appena posteggiato la sua auto, una Bmw, accanto al portone d’ingresso del palazzo in cui abitava, in viale delle Magnolie. I sicari di mafia gli tesero una trappola. Da quel momento De Mauro scomparve nel nulla. Poche ore dopo la denuncia di scomparsa la sua auto fu ritrovata in via Pietro D’Asaro, nella zona di via Dante, sempre a Palermo. Secondo alcuni collaboratori di giustizia i resti del giornalista rimasero sepolti per diversi anni sotto un ponte del fiume Oreto e successivamente rimossi e bruciati su ordine dei capimafia. In viale delle Magnolie e’ stato esposto il gonfalone del Comune di Palermo e alla fine della cerimonia e’ stato tributato un applauso per ricordare De Mauro e tutte le vittime della mafia.

“Cinquant’anni senza un colpevole sono un tempo infinito, una vita. La memoria per noi è un dovere ed è l’unico strumento che abbiamo per continuare a cercare verità e giustizia su questo delitto. Una cosa sappiamo: De Mauro è stato ucciso perché era un giornalista-giornalista e i suoi assassini sapevano che non avrebbe fatto un passo indietro sulla strada della verità. Il solo modo che abbiamo per onorare la sua memoria è stare al fianco di tutti i colleghi, sottopagati e minacciati, che ogni giorno continuano a illuminare territori difficili e a denunciare il malaffare”, ha dichiarato il commissario dell’Unione cronisti Claudio Silvestri, a Palermo in rappresentanza dei vertici della Fnsi.

Presenti all’iniziativa, fra gli altri, anche: il sindaco Leoluca Orlando; Franca De Mauro, figlia di Mauro; Leone Zingales, presidente del Gruppo siciliano dell’Unci; il questore di Palermo, Renato Cortese; il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani; Giulio Francese, presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Roberto Ginex, segretario dell’Assostampa Siciliana con Roberto Leone, componente della giunta esecutiva del sindacato regionale; Giuseppe Rizzuto, segretario provinciale di Assostampa Palermo; Franco Nicastro, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti.