Il centrodestra palermitano marcia diviso sperando di colpire unito. Ieri le due riunioni in parallelo hanno dato plasticamente il quadro della situazione. Da una parte il vertice con i rappresentanti di di #DiventeràBellissima, Lega-Noi con Salvini, Fratelli d’Italia, Mpa, Movimento nazionale siciliano, Agorà Palermo e Cristiani per la nazione, quasi alla stessa ora, in un’altra sede, la direzione provinciale di Forza Italia.
La divaricazione è nata dopo il primo endorsment di Gianfranco Miccichè nei confronti di Fabrizio Ferrandelli la scorsa settimana. L’uscita del commissario regionale azzurro ha fatto infuriare gli alleati che hanno deciso di aprire un tavolo di confronto senza i forzisti per trovare un candidato sindaco espressione del centrodestra.
La successiva retromarcia di Miccichè, indotta anche dalla indisponibilità di Ferrandelli ad ospitare tra le liste a suo sostegno quella di Forza Italia, ha riaperto i canali di comunicazione, anche se i rapporti tra le due parti del centrodestra palermitano restano freddi.
Ieri sera, infatti, due diversi comunicati hanno espresso le posizioni dei vertici riuniti a Palermo. “Si è riunito il coordinamento provinciale di Forza Italia di Palermo. All’ordine del giorno la questione delle elezioni amministrative della prossima primavera. In modo unanime i dirigenti di Forza Italia hanno condiviso la posizione del coordinatore regionale Gianfranco Miccichè che rivendica la presenza del simbolo alle prossime elezioni. Il vice coordinatore di Palermo, Nicola Caldarone, spiega che il coordinamento ritiene “definitivamente chiusa la fase della valutazione delle auto candidature e che Forza Italia abbia al proprio interno gli uomini idonei ad affrontare in prima persona la competizione elettorale. Siamo certi che Miccichè saprà trovare al nostro interno il candidato ideale”. E’ stata la posizione forzista.
Dall’altra parte musumeciani, Fratelli d’Italia, Lega, Mpa ed altri movimenti civici hanno comunicato che dal confronto interno “è emersa la decisione di una rapida e approfondita sintesi dei programmi e la scelta di un candidato unitario, rappresentativo del centrodestra, capace di dialogare con le forze politiche e sociali della città di Palermo alternative alle candidature attualmente in campo”. Un modo elegante per dire che non si da affatto per scontato che il candidato sindaco del centrodestra palermitano debba essere necessariamente espressione di Forza Italia. Oggi Gianfranco Miccichè è volato a Roma per incontrare Silvio Berlusconi. I bene informati sussurrano che lì farà l’ultimo tentativo per avere il conforto del Cavaliere sull’appoggio a Ferrandelli, in ogni caso questa settimana cominceranno a sciogliersi i nodi sulle amministrative di Palermo.