Il Comune di Montevago chiede 11 beni confiscati alla mafia per adibirli a progetti sociali

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Il Comune di Montevago è interessato ad acquisire alcuni beni confiscati alla mafia ricadenti nel proprio territorio per realizzare progetti sociali. Lo ha dichiarato il sindaco della città, Margherita La Rocca Ruvolo, a conclusione della conferenza di servizi provinciale indetta dall’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati e svoltasi alla prefettura di Agrigento.

Si tratta in particolare di 14 immobili confiscati a Montevago, ma soltanto 11 potranno essere utilizzati, poiché 3 si trovano nel vecchio centro distrutto dal terremoto del 1968 e non sarà possibile recuperali. Dopo la delibera del consiglio comunale, adesso di aspetta da parte dell’Anbsc, l’emanazione del decreto di destinazione dei beni al Comune che poi, con un proprio regolamento, deciderà le modalità destinarli a fini sociali.

“Durante l’incontro in prefettura – ha detto il sindaco di Montevago – si e’ parlato anche della Calcestruzzi Belice, sulla questione c’è la massima attenzione da parte di tutti. Per quanto riguarda i locali dell’azienda si stanno valutando varie ipotesi per la fruizione di questo posto che non può essere lasciato in abbandono. Ritengo importante e necessario che vengano restituiti alla comunità i beni sottratti a circuiti illegali per il loro riutilizzo a fini sociali e per la valorizzazione del territorio”.