Alessandro Albanese è il nuovo presidente rosanero. La prima assemblea dei soci del nuovo Palermo, passato stamattina dalla proprietà di Daniela De Angeli a quella di Arkus Network attraverso la società veicolo Sporting Network, ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione.
L’organismo è formato dal presidente Alessandro Albanese, dal vicepresidente Vincenzo Macaione, dall’amministratore delegato Roberto Bergamo, dai consiglieri Attilio Coco e Walter Tuttolomondo. Il Cda ha successivamente nominato direttore generale Fabrizio Lucchesi e confermato Rino Foschi nella carica di direttore sportivo.
Ma a guastare l’entusiasmo dell’ambiente per il passaggio di proprietà della Us Città di Palermo e la nomina di Alessandro Albanese è stata la presa di posizione di nove società di serie B che hanno chiesto l’esclusione del Palermo dal campionato.
“Sono amareggiato da uomo di sport più che da dirigente da questa mossa che mi sembra semplicemente un tentativo di arrivare a delle conclusioni saltando il procedimento in corso – ha commentato Rino Foschi all’Agenzia Italpress -. Sono amareggiato perché è un anno che mi batto per salvare la realtà di un grande club di una grande città. E ho combattuto su molti fronti, riuscendo a ottenere tutto quello che c’era bisogno di ottenere. Ho pagato gli stipendi, ho fatto fronte alle situazioni tecniche che via via si presentavano, sempre sapendo che nei confronti del Palermo esiste da tempo un procedimento che segue il suo corso, che è gestito da un’autorità e che avrà una sua conclusione. Personalmente non credo, conoscendo tutte le situazioni, che la conclusione debba essere drammatica come qualcuno vorrebbe”.
“Mi duole – ha proseguito – che tutte queste vicende di aggressione al Palermo avvengano puntualmente alla vigilia di partite per noi importantissime. Io sono ad Ascoli, in ritiro con la squadra, sappiamo quello che dobbiamo fare e vorremmo tanto che non ci arrivassero sempre delle polpette avvelenate”.