Il governo regionale ritira la legge di stabilità: “L’emergenza economica ha mutato lo scenario”

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Musumeci scrive a conte

Il governo regionale siciliano ritira la legge di Stabilità e il bilancio che aveva preparato “perché messi a punto con uno scenario diverso” da quello attuale. Ad annunciarlo è stato il governatore, Nello Musumeci, intervenendo a Sala d’Ercole sull’emergenza Covid-19.

“Presenteremo un testo frutto del proficuo confronto con le opposizioni – ha spiegato Musumeci -. Lavoriamo a un ddl di emergenza concepito per la particolare straordinarietà del momento che siamo chiamati ad affrontare”.

“Il rilevante indebitamento ereditato – ha proseguito Musumeci in Aula – l’ingente concorso alla finanza pubblica, l’ingessamento delle entrate, sono tutti elementi che hanno reso assai complessa la redazione del bilancio e della legge di stabilità”.

Ha avvertito il presidente della Regione: “Dobbiamo prendere atto che l’emergenza piomba su una situazione economicamente provata, con un grave pregiudizio per la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni. Sarà così necessario un piano che vogliamo redigere con tutte le forze politiche e sociali, sapendo che si impongono misure economiche e di sostegno particolari”.

Musumeci ha quindi annunciato il ritiro del ddl di bilancio e di Stabilità in funzione della “celere approvazione” dei testi contabili “incentrati sugli interventi urgenti”, peraltro “esigenza condivisa” da tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione, incontrati nei giorni scorsi.

Si tratta di mentre nero su bianco un testo “che tenga conto delle esigenze emerse, un ddl emergenziale concepito per la particolare straordinarietà del momento che siamo chiamati ad affrontare”.

Resta “ineludibile” il confronto con il governo nazionale “al quale dobbiamo chiedere la massima attenzione per la gravissima crisi che attanaglia la Sicilia”. Infine ha fatto riferimento allo stanziamento di 100 milioni già deciso dalla giunta e destinato ai Comuni per fare fronte alle necessità socialmente più immediate e urgenti: “Una prima quota, del 25-30 per cento, sarà erogata la prossima settimana” – ha assicurato.