Il quadro di Santa Rosalia in quarantena al Metropolitan Museum di New York

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santa rosalia in quaratena

Anche l’immagine di Santa Rosalia è in quarantena. Domò la peste a Palermo, ma al tempo del coronavirus anche la Santuzza deve sottostare alle norme. E così  la storia che si ripropone a distanza di secoli, diventa una curiosa vicenda di cronaca.

Accade quindi che il quadro di Santa Rosalia realizzato nel 1624 da Anthony van Dyck mentre si trovava in quarantena a Palermo per via della peste, oggi finisce esso stesso in quarantena per una nuova pandemia. Il dipinto, che sarebbe dovuto essere esposto in una speciale mostra allestita al Metropolitan Museum of Art di New York per celebrare i 150 anni del museo, rimarrà confinato all’interno dello stesso edificio attualmente chiuso al pubblico.

Una chiusura che potrebbe durare fino a luglio. Del quadro e della sua storia ne ha anche parlato il New York Times, raccontando la sua gestazione avvenuta in un momento storico che a dispetto di quattro secoli di distanza appare incredibilmente vicino.

Un articolo in cui non si parla solo di arte, ma si racconta della Palermo del 1624, l’anno della peste che uccise più di 10 mila persone. Una Palermo che ebbe tra i suoi ospiti illustri pure l’artista Anthony van Dyck, chiamato a dipingere la “Santuzza” e bloccato a Palermo in quarantena dopo che il viceré dichiarò lo stato d’emergenza per 5 settimane. Costretto, come accade oggi, alla quarantena.