“Il presidente della Regione convochi un tavolo con tutte le parti sociali e insieme, su obiettivi comuni, si può lavorare. La giunta deve innanzitutto pensare al lavoro, a creare sviluppo. Deve essere un obiettivo comune”.
Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, a Palermo per l’assemblea regionale dei quadri del sindacato, intervenendo sul nuovo governo regionale.
“La Cisl Sicilia – ha aggiunto- ha lanciato un’idea che condivido: ci vuole un grande patto per lo sviluppo e per il lavoro che veda la partecipazione di tutte le istituzioni. La Sicilia e’ una regione importante ma e’ qui la piaga della disoccupazione e’ davvero troppo grande. Per affrontarla ognuno deve responsabilmente metterci il suo impegno”.
“Lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro sono i temi principali per questa regione. Ogni anno migliaia di giovani che hanno studiato sono costretti a portare la loro voglia di fare, la loro conoscenza fuori dal Paese e soprattutto fuori da questa importante regione”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, a Palermo per l’assemblea regionale dei quadri del sindacato.
“Il tema della crescita – ha aggiunto – il tema dello sviluppo e della legalità sono le prime questioni su cui dobbiamo tutti impegnarci per dare risposte ai siciliani. Le infrastrutture in questo contesto sono fondamentali e tutto quello che e’ successo (investimenti bloccati anche per infiltrazioni mafiose, ponti che crollano, strade inagibili) non creano le condizioni perche’ le aziende e gli imprenditori vengano a investire in questa regione”.
“E’ un provvedimento importante che attendevamo da tempo perché la precarietà non aiuta assolutamente la crescita del Paese. Questo vale in tutti i settori e in modo particolare per la ricerca”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, a PALERMO per l’assemblea regionale dei quadri del sindacato, commentando il provvedimento con cui il governo ha stanziato 60 milioni per sbloccare l’assunzione dei ricercatori precari, in assemblea permanente da alcuni giorni.
“La nostra competitività non può essere che sulla qualità di quello che produciamo – ha proseguito – e sulla capacita’ di innovazione. Credo che sia un provvedimento giusto che va in queste direzioni”.