Liberato dagli 007 italiani in Nigeria Sergio Favalli, imprenditore 62enne di Moretta, nel cuneese. L’uomo era stato rapito alla fine di marzo da un gruppo di sequestratori mentre si trovava nei pressi della città di Kaduna, 200 km a nord della capitale nigeriana Abuja. Con lui è stato sequestrato anche il tassista, liberato poi dalle forze speciali nigeriane in raccordo con gli agenti dell’Aise (Agenzia informazioni sicurezza esterna), l’intelligence italiana.
Si sarebbe trattato di un rapimento a scopo economico. A mettere in allerta i servizi segreti italiani sarebbe stato un connazionale in contatto con la moglie nigeriana di Favalli. Non si conoscono al momento i dettagli esatti del luogo della prigionia di Favalli, sicuramente il riserbo assoluto mantenuto dagli apparati di sicurezza dell’Aise ha favorito il buon esito dell’operazione, con l’identificazione dei luoghi e la successiva liberazione degli ostaggi dopo aver ottenuto una conferma della loro esistenza in vita.
Complimenti all’Aise arrivano dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta “Grazie al vostro agire preciso e puntuale, a pochi giorni dalla liberazione di Sergio Zanotti, in brevissimo tempo anche questo nostro connazionale sarà casa!” – ha twittano la ministra.
Si tratta, per gli uomini di Forte Braschi (sede del servizio segreto, nella foto) del terzo successo in pochi mesi dopo quello ottenuto con la liberazione in Siria di Sergio Zanotti, rapito nell’aprile del 2016, e quello arrivato con l’arresto di Cesare Battisti in Bolivia grazie al contributo fondamentale proprio dell’Aise.