In Sicilia le imprese crescono, saldo positivo con +7.518 nel 2017 secondo i dati UnionCamere

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Crescono le imprese in Sicilia. Complessivamente sono 462.625 quelle iscritte nei registri delle Camere di commercio (dato aggiornato al 31 dicembre 2017), in aumento rispetto all’anno precedente quando se ne contavano 456.072.

I dati sulla nati-mortalità delle imprese siciliane nel 2017, rielaborati dall’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia, sono in crescita in tutte le province: nei dodici mesi 28.253 nuove aziende sono state iscritte ai registri delle Camere di Commercio dell’Isola mentre in 20.735 hanno chiuso i battenti. Il saldo, dunque, è di + 7.518 unità pari a un tasso di crescita dell’1,65 per cento, sopra alla media nazionale pari allo 0,75 per cento.

Comunque, gli italiani continuano a credere nell’impresa e, anche nel 2017, le nuove attività economiche hanno superato quelle che hanno chiuso i battenti. In Italia sono 46 mila in più le imprese iscritte nei registri delle Camere di commercio, con una crescita dello 0,7% rispetto al 2016 ma a fare da traino sono proprio le le regioni meridionali che rappresentano quasi il 60% dell’aumento complessivo del numero delle imprese, una quota record nella storia del saldo nazionale.

In base alle statistiche, infatti, arriva proprio dalle regioni del Mezzogiorno la spinta che ha acceso i motori nel 2017, contribuendo quasi per il 60 per cento alla crescita complessiva del sistema impresa Italia.

“Se si guarda la graduatoria provinciale di Movimprese 2017 si scopre che la parte alta della classifica è dominata dalle siciliane – dice il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro -. Prima in assoluto è Messina con un tasso di crescita del 2,22 per cento, il più alto in Italia”. Sul podio anche Catania con +2,05 per cento e, a breve distanza, Agrigento con 1,97 per cento, Trapani +1,90 per cento e Siracusa +1,65 per cento. “Tutto ciò dimostra che i siciliani hanno voglia di mettersi in gioco e credono nell’imprenditorialità – dice Vaccaro -. Per questa ragione, il sistema camerale è sempre in prima linea per favorire la cultura di impresa e promuovere l’innovazione tecnologica delle aziende”.

“Nonostante tutto  quello che le aziende e i liberi professionisti hanno dovuto affrontare, siamo stati, siamo e continuiamo a essere il vero motore dell’Italia e in particolare della nostra terra visto che i dati  di UnionCamere che riguardano la Sicilia parlano di un saldo positivo di +7.518”. Lo afferma la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio che aggiunge:  “Siamo la terza regione d’Italia, dopo Lazio e Campania, e se guardiamo a quel +46.000, il nostro saldo di 7.518 iscrizioni  in più, significa che siamo addirittura quasi il 16,35% di questo saldo positivo, un dato molto confortante che ci dà energia e fiducia”.

“E’ proprio vero che se riparte il Sud riparte l’Italia – aggiunge Patrizia Di Dio – e la Sicilia, se riesce a “partire”, perché non si può parlare di ripartenza in quanto un adeguato sviluppo con prospettive di futuro e ricchezza per tutti non l’abbiamo mai avuto, “rischia” di diventare il motore della ripresa d’Italia. E proprio dalla Sicilia, dalla maggiore difficoltà, dal peggiore sottosviluppo infrastrutturale, dal deficit di legalità che viviamo e dal peggiore livello di occupazione di tutta Europa, non solo d’Italia – prosegue Di Dio – dimostriamo di avere la forza, l’energia, le capacità per farcela e trainare la ripresa del Paese”.

“Con questi dati partiamo da una consapevolezza, che la nostra resilienza è riuscita a non farci soccombere nonostante abbiamo attraversato un periodo che per effetti devastanti sulle imprese e sull’economia è simile solo a una guerra,  abbiamo continuato a testa bassa ad andare avanti nonostante l’assenza di una politica regionale di reale sostegno, nonostante non siamo stati presi in adeguata considerazione come unica vera leva di sviluppo della nostra terra, quella che può produrre vero lavoro e reddito”, afferma Patrizia Di Dio.

“In questi ultimi anni  per fortuna – conclude la presidente di Confcommercio Palermo – si è creata una nuova cultura dell’autoimprenditorialità e sempre più giovani anziché guardare, aspettare e sperare invano il “posto fisso” hanno sfidato se stessi e si sono messi in gioco come imprenditori, le aziende “superstiti” si sono rafforzate, stiamo crescendo nel turismo e nei pubblici esercizi e nelle libere professioni, settore che adesso conta anche nuove figure professionali inesistenti fino a pochi anni fa”.