Portano la firma della Procura di Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio, i 72 avvisi di proroga delle indagini nell’ambito di un’inchiesta che ruota attorno a Girgenti Acque, società di gestione del servizio idrico della provincia agrigentina.
Contestati i reati di associazione per delinquere, truffa, corruzione, riciclaggio e inquinamento ambientale. Nel lungo elenco ci sono pure il prefetto della città dei templi, Nicola Diomede, Angelo Alfano, padre del ministro agli Esteri Angelino, nonchè l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, e ancora politici, avvocati e giornalisti.
Secondo l’accusa avrebbero beneficiato soprattutto di assunzioni nella società in cambio di favori. Il provvedimento è dei pubblici ministeri Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro che nella richiesta spiegano che il 13 gennaio è scaduto il termine di sei mesi dell’iscrizione nel registro degli indagati, ma che non si sono concluse le indagini preliminari, “per la complessità della vicenda processuale”.
Una proroga chiesta fino al prossimo 13 luglio, ritenuta “indispensabile – viene spiegato – ai fini dell’accertamento della verità nell’interesse della giustizia”.