La nomina di un commissario straordinario per gestire in emergenza lo “stato di guerra” in cui si trovano le strade provinciali siciliane e utilizzare il “modello Genova”. E’ l’annuncio dato dal ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli a Vicari, nel palermitano, seconda tappa del viaggio nella Sicilia Occidentale: qui, sull’asse che collega Palermo ad Agrigento, i cantieri della Cmc sono parecchio in ritardo e lo stato di avanzamento dei lavori è al 65%.
“Servono interventi ordinari e straordinari – ha affermato Toninelli – sono qui a proporre un commissario straordinario governativo che non si sostituisca alla Regione, ma che integri. Un nome proposto dalla Regione con la condivisione di tutti. Bisogna intervenire insieme. Ci vogliono poteri speciali, porto appunto il “modello Genova”, qui con le procedure ordinarie non si va avanti. Spero già stasera di parlarne, fuori sacco, in Consiglio dei ministri. La Sicilia è ben oltre l’emergenza, buona parte dei 26 mila Km di strade provinciali è in condizioni post-belliche”.
“Per me è indispensabile spronare le aziende che mi competono, come Anas e Rfi. E sono qui in Sicilia per questo”. Sono qui per dirvi che c’è la massima attenzione seria e concreta, non vuota non mi interessa farmi vedere anzi meno mi faccio vedere – ha detto il ministro Toninelli -. Sono finite le clientele, è finito il tempo di approfittarsi di una situazione che si sta vivendo in quel determinato momento. O si lavora bene e per il bene dei cittadini o qua non c’è più spazio per nessuno”.
“Non sono contento a come stiano andando le cose” nei cantieri di Anas e Rfi. “Loro si devono sentire il fiato sul collo del ministro”, ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli incontrando i giornalisti a Palazzo d’Orleans. “Sono un ministro che controlla e che interviene quando le cose non vanno – ha aggiunto Toninelli – altrettanto dobbiamo intervenire sulle strade provinciali”.
Il ministro Toninelli poi ha aggiunto: “Lo Stato torna a interessarsi della Sicilia e dei siciliani dal punto di vista delle strade provinciali e del dissesto idrogeologico, per quest’ultimo abbiamo nominato un commissario straordinario anche per la Sicilia e stiamo attendendo che Regioni, province e Comuni mandino alla presidenza del Consiglio i progetti per stanziare le risorse che già ci sono. Dall’altra parte lo stato di guerra in cui versano le strade provinciali siciliane ci obbligano a fare un passo avanti e lo faremo attraverso Anas ma soprattutto lo faremo attraverso la nomina di un commissario straordinario che gestirà in emergenza una situazione che è evidentemente emergenziale”.
Si rivedranno a Roma nei prossimi giorni, con un calendario che sarà definito a breve, il ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli e il governatore della Sicilia Nello Musumeci per stabilire “un percorso condiviso” per risolvere i gravi problemi di viabilità delle strade provinciali, alcune delle quali danneggiate dai recenti nubifragi.
Toninelli e Musumeci si sono confrontati a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione. “Abbiamo condiviso di creare un percorso, ci rivedremo col presidente Musumeci a breve”, ha detto il ministro Toninelli, incontrando la stampa assieme al governatore e annunciando l’idea di esportare il “modello Genova” nell’isola, con poteri speciali affidati a un commissario governativo per gestire i lavori di messa in sicurezza delle strade provinciali. “La Sicilia merita provvedimenti e soluzioni straordinarie, proprio per questo scopo abbiamo istituito un ufficio per la progettazione anche a supporto degli enti locali”, ha aggiunto Musumeci.
“Sono contento di avere incontrato il ministro Toninelli, un interlocutore attento e sensibile, perché così il governo ha piena consapevolezza del pauroso e drammatico, irragionevole, stato di degrado nel quale si trova la rete viaria siciliana, alla quale aggiungo anche la rete ferroviaria in Sicilia, che ha bisogno di ammodernamento e di chiudere i cantieri aperti anche da venti anni”. Lo ha detto il Governatore siciliano Nello Musumeci incontrando il ministro Danilo Toninelli a Palazzo d’Orleans. “Al signor ministro, assieme all’assessore Marco Falcone – ha affermato Musumeci ai giornalisti – ho rappresentato le difficoltà e i ritardi di chi non investe sulla rete ferroviaria. Le difficoltà a fare fronte a un’azione anticiclica vera e propria. Significa operare con alcune deroghe che possano consentirci di evitare i tempi lunghi che la burocrazia regionale e nazionale impone. Ho detto al ministro che in Sicilia dal momento in cui un amministratore immagina la realizzazione di un’opera pubblica alla gara d’appalto possono passare anche tre anni, sempre se non c’è un ricorso. Questi tempi biblici sono assolutamente incompatibili con la realtà siciliana che vuole rinascere”.
Palermo, anello ferroviario: Toninelli abbraccia commerciante di via Amari
Abbraccio commosso tra Danilo Toninelli e un piccolo imprenditore che in lacrime ha consegnato al ministro un foglio con la lista delle attività commerciali che hanno chiuso per l’apertura tre anni fa del cantiere dell’anello ferroviario in via Amari a Palermo e che è al 26% dell’opera. “Ti capisco, sono figlio di commercianti”, ha detto Toninelli all’imprenditore che ha raccontato al ministro le difficoltà vissute dai negozianti per la chiusura di buona parte dell’asse viario dove si trova il cantiere edile. “Io ormai ho chiuso e sono felice di spostarmi in un ‘altra zona di Palermo”, ha aggiunto il commerciante in lacrime.
Incontro tra Orlando e Toninelli
Il sindaco Leoluca Orlando ha incontrato, nella sede dell’Autorità portuale, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Presenti il direttore marittimo della Sicilia Occidentale e comandante del Porto, contrammiraglio Salvatore Gravante, il prefetto Antonella De Miro e il presidente dell’Autorità portuale Pasqualino Monti. “Ho illustrato al ministro Toninelli lo straordinario momento di trasformazione culturale della città nella mobilità sostenibile – ha detto Orlando -, dall’aeroporto di Punta Raisi alla realizzazione delle linee di tram, 4 già realizzate e 7 corso di realizzazione, unitamente alla esigenza di rafforzare il potenziamento del porto, secondo le indicazioni dell’attuale governance dell’autorità portuale di sistema”.
“Ho rappresentato al ministro i disagi dei ritardi degli interventi del ferrato sotterraneo, di esclusiva competenza delle Ferrovie, che sicuramente impedisce la piena operatività delle linee tranviarie, realizzate interamente dall’amministrazione comunale – ha proseguito Orlando -. Ci auguriamo che le Ferrovie possano al più presto completare i lavori che sono stati iniziati ormai da troppi anni e che sicuramente contribuiranno a dare un volto nuovo alla mobilità sostenibile che sta facendo con altre modalità passi da gigante. Ho sollecitato – ancora il sindaco di Palermo – l’intervento del ministro perche’ si possa pervenire all’interno della citta’ di Palermo al biglietto unico tra le linee servite dalla azienda partecipata Amat e linee metropolitane e sotterranee ferroviarie gestite dalle Ferrovie dello Stato”. Come presidente dell’Anci Sicilia, invece, Orlando ha “rappresentato al ministro la gravita’ delle condizioni di dissesto idrogeologico della nostra regione e ho auspicato – conclude – che ci possa essere d’intesa con la Regione ogni iniziativa opportuna anche per sottrarre ai liberi consorzi e alle citta’ metropolitane l’insostenibile gestione e delle ex strade provinciali”.
I sindacati chiedono un impegno concreto a Toninelli
I sindacati degli edili hanno chiesto oggi al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli un impegno concreto per la definizione della Bolognetta-Lercara e per il completamento di anello e passante ferroviario. Feneal, Filca e Fillea, assieme a una delegazione dei lavoratori della Bolognetta Scpa e della Sis, hanno incontrato a Vicari il ministro e il componente della commissione Infrastrutture della Camera, Adriano Varrica, nel corso del sopralluogo nei comuni colpiti dall’emergenza maltempo e nei cantieri dei grandi appalti.
“Il ministro ha accolto il nostro appello, ha risposto che la Bolognetta-Lercara, il passante e l’anello sono tra le opere importanti sotto osservazione e che è nei piani del governo portare a compimento la realizzazione di queste infrastrutture strategiche per lo sviluppo del territorio – dicono Ignazio Baudo, Francesco Danese e Francesco Piastra, segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo – Per il passante, Rfi deve impegnarsi a rispettare i tempi di consegna dell’opera definita. Per la Bolognetta-Lercara, la politica e l’Anas devono adesso assumersi la responsabilità di mandare avanti la variante tecnica altrimenti il cantiere rischia di fermarsi”.