
Lungo un Cassaro colorato e affollato, si è aperta in una domenica mattina di sole e di fresco vento ristoratore la seconda edizione de La Festa dell’onestà, per ricordare i 35 anni trascorsi dall’omicidio in cui persero la vita il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Una giornata dedicata alla #memoria, che è l’hashtag lanciato per l’occasione.
Il momento più solenne si è svolto a fine mattinata, quando i bambini del Cassaro, di Ballarò, dell’Albergheria del Capo e dei Danisinni, hanno deposto un cuscino di fiori sulla lapide che ricorda il prefetto Dalla Chiesa e che si trova di fronte alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, sempre sul Cassaro. Erano presenti Nando, Rita e Simona Dalla Chiesa, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il questore di Palermo, Renato Cortese; il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, il presidente del gruppo Giovani Confcommercio Palermo Giovanni Imburgia e molti familiari di vittime di mafia.
“E’ un giorno che sentiamo profondamente – ha sottolineato l’arcivescovo Lorefice – perché non possiamo non raccogliere la testimonianza di vita del Prefetto Dalla Chiesa, che ha saputo esprimere una coerenza, cogliendo il significato più vero dell’esistenza umana”.
“Palermo non è più quella di 35 anni fa – ha detto il prefetto Antonella De Miro – ma purtroppo il sacrificio del generale Dalla Chiesa e delle altre vittime della mafia era forse necessario per potere produrre questo cambiamento. La rinnovata azione di contrasto da parte dello Stato contro la mafia e la rivoluzione culturale che quelle morti hanno portato ci conducono a questa giornata speciale, in questo mandamento di Porta Nuova dove sarebbe stata impensabile tutta questa partecipazione. Avere avuto un Prefetto come il generale Dalla Chiesa a Palermo è stato un onore”.
“Sotto ai nostri occhi – ha sottolineato il questore Renato Cortese – c’è un percorso di cambiamento che difficilmente potrà subire intoppi. Fare in modo che diventi irreversibile è il nostro compito e quello di tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato”.
“Bellissima manifestazione in nome della legalità ed in memoria di coloro che hanno fatto di questo valore uno scopo di vita – hanno detto Patrizia Di Dio e Giovanni Imburgia, rispettivamente presidente di Confcommercio Palermo e presidente del gruppo Giovani Confcommercio Palermo -. Sin dall’anno scorso abbiamo voluto esser parte di questa pregevole iniziativa, ritenendo che la “memoria” sia un “presente” che non può e non deve essere dimenticato e che merita la nostra testimonianza come forma di opposizione su ciò che è stato e che non dovrà più essere. Soprattutto, riteniamo significativo che la Festa dell’Onestà parta e sia stata organizzata da commercianti e artigiani del Cassaro Alto a riprova di una città cambiata, la cui rivoluzione culturale è partita “dal basso”, anche dal nostro commercio, cuore pulsante e attivo della nostra terra”.
Il programma de La Festa dell’Onestà va avanti con altre iniziative fino alle 23. Nel pomeriggio alle 17.30 alla Biblioteca Centrale della Regione la cerimonia di intitolazione al Prefetto Dalla Chiesa della raccolta bibliografica sulla criminalità organizzata e il terrorismo, oltre 1.500 volumi esposti insieme con una selezione di immagini tratte dall’archivio fotografico del giornale L’Ora, anch’esso depositato alla Biblioteca Centrale.
La Festa dell’Onestà è un evento organizzato dall’Associazione Cassaro Alto, insieme con il Comune di Palermo, con il patrocinio dell’Arma dei Carabinieri, della Città Metropolitana di Palermo e del Centro per la promozione del libro e della lettura del Ministero dei Beni Culturali, con il contributo di Gesap e Confcommercio Palermo. Numerose le associazioni e i movimenti che hanno aderito all’iniziativa. Partecipano anche la Fanfara del XII Battaglione Carabinieri Sicilia, la Fanfara dei Bersaglieri e la Fanfara del Corpo Forestale della Regione Siciliana. (ph. massimiliano ferro)