La Giunta Musumeci proroga di un mese l’esercizio finanziario, ddl in Commissione Bilancio

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Il pressing dell’Aula è andato a segno. La Giunta regionale siciliana ha dato il via libera lunedì sera alla proroga dell’esercizio finanziario per un altro mese. Il ddl è approdato stamani in commissione Bilancio. Fumata nera, dunque, per la Finanziaria regionale. Tutto rinviato a fine aprile.

Un esito che in molti a Palazzo dei Normanni davano per scontato da giorni, complice anche l’assenza di una maggioranza a sostegno dell’Esecutivo. E un testo tutt’altro che snello. “E’ una manovra bella tosta, corposa” aveva detto Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio all’Assemblea regionale siciliana in quota Forza Italia e parlamentare di lungo corso, non nascondendo le sue perplessità sul via libera entro fine mese ai documenti contabili.

A richiedere la proroga lunedì pomeriggio in conferenza dei capigruppo era stato il democratico Giuseppe Lupo. “Ho grande rispetto del lavoro dell’Aula e credo che il dibattito sulla Finanziaria non possa essere strozzato e compresso”, ha detto il governatore ai cronisti a margine dei lavori a Palazzo dei Normanni, che si sono conclusi in serata con il via libera al bilancio consolidato e al rendiconto. Approvato dall’Aula anche il Defr 2018-2020 con il voto contrario di Pd e M5s. “Stiamo verificando tutti gli atti – spiega Savona all’Adnkronos -. C’è tutta la volontà di procedere speditamente”. Il via libera di Sala d’Ercole alla proroga dell’esercizio provvisorio potrebbe arrivare tra oggi e mercoledì.

“Le dichiarazioni di Musumeci suonano come una dichiarazione di resa e delineano una legislatura già al capolinea, una maggioranza a pezzi, ormai inesistente e un presidente non più in grado di governare la situazione”. Il M5S all’Ars risponde in questo modo alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione, Nello Musumeci, che si era detto pronto anche a tornare alle urne.

“A questo punto – spiega Zafarana – si apre solo una strada: mettere in sicurezza i conti della Regione con una manovra base che si occupi di alcuni impegni prioritari e indifferibili, risorse ai Comuni e politiche di aiuto ai disabili, poi il parlamento scriva una legge elettorale che dia governabilità a chi vince e si torni al voto entro l’anno. Le riforme sono cosa da governo in salute, non possono avviarsi le riforme senza una solida base programmatica sulla quale costruire e questo governo – conclude la capogruppo M5S – ha già dimostrato di non aver nessuna di queste caratteristiche”. (Adnkronos/AGI)