A centinaia si sono presentati all’appuntamento, ieri sera in piazza Pretoria a Palermo, in contemporanea con numerose altre piazze italiane. Tutti rigorosamente in abito nero, con un lumino rosso da cimitero da accendere nel buio. E poi, tutti immobili per cinque minuti.
Si è aperta così anche a Palermo, ieri sera, la grande mobilitazione dei docenti che tornano in piazza contro il ddl “La buona scuola” di Renzi. “Una luce per la scuola statale”, così il comitato organizzatore ha deciso di chiamare il flash mob che ha unito idealmente tutta l’Italia, coinvolgendo oltre 100 diverese città.
Non a caso tutti i partecipanti hanno portato con sè un lumino da cimitero, per sottolineare l’agonia della scuola italiana, ormai moribonda, e intonato l’inno di Mameli. Perchè ciò che si perde con la scuola, dicono, è un patrimonio nazionale che tutti dovrebbero difendere.
La protesta dei docenti è solo all’inizio: questa mattina a piazza Verdi una manifestazione di insegnanti e personale scolastico. E il prossimo 5 maggio sciopererà tutto il personale della scuola con diverse manifestazioni nelle città italiane.