La Sicilia brucia, fiamme a Piana degli Albanesi e Altofonte

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Da oltre ventiquattr’ore la cenere trasportata dal vento imbianca le strade di Palermo, la Sicilia brucia e gli incendi divampano in tutte le province. Ma il Capoluogo, Catania e Messina sono i centri più colpiti dai roghi alimentati dal grande caldo di questi giorni.

Nel Palermitano, a Piana degli Albanesi, sono circa 800 gli ettari di bosco andati in fumo. Canadair in azione e vigili del fuoco sono stati impiegati a terra e con mezzi aerei per domare le fiamme. Le squadre antincendio hanno fatto evacuare, per precauzione, alcune famiglie che abitano in prossimità di Monte Pizzuta e di contrada Casalotto.

Duro il sindaco di Piana degli Albanesi Rosario Petta che ha parlato di azione criminale: “Quest’anno abbiamo toccato livelli di devastazione senza precedenti – ha detto – un’azione criminale, visto che gli inneschi sono su più punti”. Roghi anche ad Altofonte, dove anche lo scorso anno un vasto incendio devastò la pineta.

A Messina, elicotteri del corpo forestale e vigili del fuoco sono intervenuti sulle colline sopra la frazione di Camaro. Un incendio, su almeno 4-5 fronti, ha interessato anche l’area di Catarratti e quella vicina al complesso Mito. E nella zona del Villaggio Bordonaro, a Sud-Ovest della città dello Stretto, distrutti ettari di campagna. La sala operativa ha ricevuto nelle ultime ore più di centinaia di telefonate dai residenti allarmati per i numerosi focolai e il fumo nero ben visibile anche a distanza.

Brucia anche Catania. Dal centro alle periferie sono numerosi gli incendi segnalati dai residenti. Al momento sono più di 70 le richieste di interventi per incendi di vegetazione e sterpaglie. Almeno 30 in città, dove la situazione più delicata è in contrada Fossa della Creta e in via Palermo. Fiamme anche sull’Asse dei Servizi della Tangenziale di Catania dove bruciano sterpaglie tra le due corsie di marcia. Sul posto sono impegnati vari mezzi e diverse squadre dei vigili del fuoco.

Situazione critica anche in provincia: 15 i roghi segnalati tra Paternò, Ragalna e Biancavilla; 14 interventi nella zona del Calatino e sei richieste tra Acireale e Giarre. Nelle tre province, oltre al persistere del rischio incendi, sono previste – domani e dopodomani – ondate di calore. Per Catania, Messina e Palermo è stata, infatti, diffusa dalla Protezione Civile regionale un’allerta “rossa” di livello 3 (massimo).

In tutta la Sicilia, il Dipartimento regionale ha diramato il nuovo bollettino con lo stato di “preallerta” e di “attenzione” per il rischio incendi e ondate di calore, fino al 6 agosto.