La piccola bara bianca è l’unica tra le nove rimaste aperte: all’interno il corpicino senza vita di Rachele, 1 anno; la bambina pare che stia dormendo. I suoi occhi sono chiusi. Chiusi per sempre. Ai suoi piedi due piccoli peluche di Minnie e Topolino le faranno compagnia nell’ultimo viaggio. La piccola Rachele Giordano è morta nella tragedia che si è consumata tra sabato e domenica a causa dell’esondazione del fiume Milicia tra Casteldaccia e Altavilla Milicia.
La bara bianca, che si trova nella chiesa della Madonna di Lourdes di piazza Ingastone, alla Zisa, dove è stata allestita la camera ardente, è vegliata da due donne sedute alle spalle. In chiesa le altre otto bare. Lacrime, dolore, commozione, l’intero quartiere si stringe attorno ai parenti e alle famiglie delle vittime. Di fronte alla chiesa, intanto, sono comparsi due striscioni: “Vicini al vostro dolore, Curva Nord” e “Sicilia alzati e combatti”.
Mazzi di fiori vengono lasciati da parenti, amici e da tanti palermitani davanti all’ingresso della Chiesa Madonna di Lourdes. Nella tragedia hanno perso la vita tre bambini: Rachele Giordano di un anno, il fratello Federico Giordano di 15 anni e il cuginetto Francesco Rughoo di 3 anni.
Le nove bare, all’interno della parrocchia Madonna di Lourdes, sono disposte su due file. In chiesa è un via vai di parenti, amici, conoscenti, di semplici cittadini del quartiere Zisa, e non solo. Giuseppe Giordano, 35 anni, è distrutto. Doveva essere una giornata da festeggiare e invece ha perso la sua famiglia. E’ una tragedia. Tra le vittime, la moglie del commerciante, Stefania Catanzaro, 32 anni, il figlio Federico Giordano di 15 anni, come detto la figlia di 1 anno Rachele. Il fiume d’acqua e fango ha portato via le vite anche dei genitori di Giuseppe Giordano, Antonino Giordano di 65 anni e della moglie Matilde Comito. E, ancora, la sorella Monia Giordano, 40, il fratello Marco Giordano di 32 anni, il figlio di tre anni della donna, Francesco Rughoo, oltre alla nonna del bimbo, Nunzia Flamia di 65 anni.
I funerali delle nove vittime saranno celebrati martedì alle 11 in Cattedrale, a Palermo. A officiare le esequie dovrebbe essere monsignor Giuseppe Oliveri, vicario dell’arcivescovo Corrado Lorefice, che si trova all’estero, assieme al parroco della Cattedrale monsignor Filippo Sarullo.