La Ztl di Palermo e … “Il sesto senso” di circolazione

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L’introduzione della Ztl a Palermo ha scatenato, come ampiamente prevedibile, un coro di critiche. L’effetto tangibile del nuovo provvedimento è desertificazione dell’area interessata. Traffico veicolare azzerato, negozi vuoti, attività convegnistiche previste negli hotel della zona annullate e spostate altrove. Se il risultato sperato dell’amministrazione Orlando era quello di isolare del tutto il centro storico, bene questo è stato ottenuto in pochissime ore.

Anziché utilizzare i mezzi pubblici (scarsissimi e poco efficienti) o pagare il pass, i palermitani hanno semplicemente deciso di eliminare il quadrilatero interessato dalla Ztl dai loro percorsi quotidiani. Praticamente è come se da Palermo avessero magicamente asportato un’intera area cittadina. Il presunto beneficio in termini di riduzione delle emissioni viene, di contro, annullato dal caotico ed esponenziale incremento del traffico veicolare nelle arterie limitrofe.

Strano provvedimento davvero, questo della Ztl a Palermo. Funziona soltanto fino ad una certa ora. Perché le auto, si sa, inquinano soltanto quando il sole è alto, dopo cena le emissioni si trasformano in ossigeno puro. Accade così che dalle venti in poi le stesse strade deserte di giorno si animano di rombanti auto e moto. E’ il popolo della movida che da ogni parte di Palermo e provincia si riversa senza alcun vincolo o limite all’interno della Ztl. Curioso davvero.

La protesta monta sul web con post ironici o commenti fuori dai denti. Apprendiamo che il duo Orlando-Catania starebbe pensando, non si sa secondo quale logica, a introdurre il doppio senso di marcia in via Roma. Doppio senso di circolazione senza senso: ci viene in mente un film di qualche anno fa “Il sesto senso” e ci abbiamo giocato un po’. Un pizzico di sana ironia per provare a smontare la prosopopea e l’arroganza di chi predicando sviluppo produce deserti.