Modelle brasiliane ammiccanti, costumi da bagno e linee d’abbigliamento sportivo alla moda, è l’azienda carioca LaBellamafia, di Pachecos Paloça ma distribuito anche da una società italiana di Parma. Sito ben fatto giovani atlete accattivanti, fusti palestrati in bella mostra e un nome che ai siciliani fa accapponare la pelle.
Non è la prima volta che al di fuori dei confini nazionali i riferimenti alla mafia diventano brand per locali, ristoranti, hotel e negozi: Qualche settimana fa il caso della pizzeria tedesca “Falcone e Borsellino”, oggetto di una iniziativa giudiziaria da parte della sorella del magistrato ucciso dai killer di cosa nostra.
Oggi la notizia che anche in Brasile i “padrini e picciotti” sono considerati un marchio attrattivo arriva da Antonio Ferrante, dirigente del Pd siciliano. “Apprendiamo dell’esistenza di un brand americano di abbigliamento denominato ‘LaBellamafia’, che possiede anche un profilo instagram con ottocentomila follower ed è distribuito anche in Italia da un’azienda della provincia di Parma – afferma Ferrante – . Non è più accettabile scoprire ogni giorno che da qualche parte nel mondo una parola che evoca dolore, morte e violenza venga banalizzata o addirittura usata come attrattiva per vendere” – sottolinea. E’ giunto il momento che sul fenomeno si intervenga in maniera univoca con un impegno diretto delle istituzioni.