“Leggo interventi inutili e vaniloquenti, in un dibattito che non esiste su una proposta che non ho fatto e che non mi convince. Ha dunque ragione il presidente Musumeci ad invitare i suoi assessori a non parlare con la stampa”. Lo dice Vittorio Sgarbi, assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana.
“Nella fattispecie – spiega Sgarbi -, dopo una riunione con i soprintendenti a Catania sul tema delle dimore storiche sono stato insistentemente chiamato a fare dichiarazioni vagamente personali sul tema dell’arte e del vino; e una persona che non avevo identificato come giornalista ma organizzatore del Best in Italy per il 5 Febbraio al Teatro Massimo di Palermo, segnalatomi da Oscar Farinetti, mi ha chiesto opinioni sul rapporto fra Arte Food e comunicazione. A quel punto, in ipotesi e senza alcuna volontà politica, ma per suggestione comunicativa, ho indicato il Satiro danzante emblema naturale di importanti manifestazioni internazionali come il Vinitaly, la cui tempistica è un lampo che, in una settimana, porta a Verona più persone che al Museo di Mazara del Vallo in 3 anni. Ovviamente dentro di me immaginavo una breve concessione onerosa di almeno 500mila euro per le languenti casse della Regione Sicilia, proprietaria del Satiro”. (ITALPRESS)