L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, durante un forum dell’Italpress, ha fatto il punto della situazione nell’isola, affermando che in Sicilia la sanità va a due velocità: “ho notato un pizzico di efficienza in più nella Sicilia orientale, rispetto a una condizione di più spiccato disagio che noto nella Sicilia occidentale”.
“Secondo me – ha proseguito Razza – ciò è dovuto alla organizzazione e ai servizi. Investimenti in infrastrutture, che io ho visto nella Sicilia orientale, non li ho visti in quella occidentale. Per esempio, la condizione dei pronto soccorsi, che è comunque di grande difficoltà in tutte le aree metropolitane, è più spiccata a Palermo che a Catania e a Messina. Noto un ritardo nelle infrastrutture che nel versante ovest dell’isola si sente di più, nonostante professionisti di grande valore. Non so dire oggi se questo sia legato a scelte precise, ma riterrei di no, perché quando si fece il San Raffaele a Cefalù, si fece una scelta di grande eccellenza. Invece il Dipartimento del Rizzoli a Bagheria doveva contenere in astratto mobilità. Secondo me, è stata una scelta sbagliata perché ha esposto la Regione a una convenzione onerosissima, che a livello complessivo ci costa venti milioni di euro l’anno”.
Sui servizi di prenotazione Razza ha fatto sapere che sarà organizzato, entro l’anno in corso, un Cup unico a livello regionale. In questo modo dovrebbero essere accociati i tempi di attesa dei pazienti per le varie prestazioni. E ancora, sempre nell’ambito del forum all’agenzia Italpress, Razza ha detto: “abbiamo lavorato intensamente per riallineare la Rete Ospedaliera ai parametri del decreto Balduzzi, facendolo nel rispetto dei territori e dei professionisti. Abbiamo siglato l’intesa con l’Università di Catania per il policlinico etneo, quella con l’Università di Palermo per il policlinico del capoluogo e nei prossimi faremo lo stesso con l’Ateneo di Messina e il suo policlinico. Poi incontreremo anche i sindacati di categoria e questo sarà l’ultimo atto per concludere la concertazione con tutti i soggetti interessati alla proposta di legge, che così potrà essere presentata alla Sesta Commissione.
Razza ha anche ricordato quali sono le nuove strutture ospedaliere che apriranno nei prossimi mesi: “quest’anno apriremo l’ospedale San Marco di Catania, che viene reintrodotto nella rete ospedaliera con propri posti letto e dotazione organica. Sempre entro il 2018 aprirà anche l’ospedale di Ragusa, che era stato sequestrato ed è iniziato il cronoprogramma anche per l’ospedale di Biancavilla. Dobbiamo qualificare la spesa e migliorare al tempo stesso i servizi. Puntiamo a chiudere la riorganizzazione della Rete ospedaliera entro il 30 giugno”, ha precisato l’assessore.
Razza ha inoltre affrontato la questione della stabilizzazione ormai prossima di 5 mila lavoratori attualmente precari e che 47 milioni di euro saranno destinati a riorganizzare le strutture, in primis i pronto soccorsi a cui andranno 30 milioni. Per quanto concerne la questione dei disabili, l’assessore ha fatto sapere che: E’ alla firma del presidente della Regione il decreto di attuazione sui provvedimenti a favore dei disabili gravissimi, contenuti in Finanziaria”.
Per ciò che riguarda la collaborazione con Malta, ha comunicato che è stato rinnovato il protocollo sulla donazione degli organi che coinvolge l’Ismett. Inoltre, Razza ha reso noto che ” Malta vuole acquisire dalla Sicilia infermieri professionali, di cui si sentono carenti. Altro progetto che mi ha chiesto il ministro è l’interscambio di informazioni sulle infrastrutture sanitarie: i maltesi sono interessati ad acquisire ingegneri e architetti che si occupano della costruzione di strutture sanitarie. A ottobre ci sarà un vertice bilaterale tra il presidente Musumeci e il presidente del Governo maltese, per definire linee di cooperazione in materia sanitaria”. (in collaborazione con Italpress)