Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della società Sas per iniziativa dei sindacati Asia, Uil Fpl, Csa, Ugl e Alba. La ragione della protesta è il mancato stanziamento dei fondi che mette a rischio la Società servizi ausiliari Sicilia che nel suo bacino raccoglie oltre un migliaio di dipendenti delle ex partecipate della Regione.
“Dopo l’incontro alla Presidenza della Regione siciliana, in presenza dell’amministratore unico della società, apprendiamo che siamo di fronte all’ennesima presa in giro – dicono i segretari Salvo Barone, Giovanni Borrelli, Maurizio Ficile, Maurizio Bongiovanni, Giuseppe Badagliacca – Nulla è stato assicurato per il proseguo dell’attività societaria. I fondi stanziati per il 2016-2018, 2,7 milioni, sono destinati all’erogazione di servizi aggiuntivi che potranno essere resi dalla Sas solo dopo aver assunto il personale proveniente dalle altre società dismesse. Allo stato attuale nessuna garanzia e’ stata data ai dipendenti della Sas per una serena chiusura di fine anno”.