L’Istituto Gramsci ricorda Franco Padrut: fu simbolo della sinistra palermitana

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L’Istituto Gramsci di Palermo, con la partecipazione dei familiari e del segretario Cgil Palermo Enzo Campo, ricorda Franco Padrut, simbolo della sinistra palermitana, morto nel gennaio del 2011. L’iniziativa si terrà questo pomeriggio, alle ore 16.30 nella sede dell’istituto, ai Cantieri culturali alla Zisa. Introduce Salvatore Nicosia, presidente dell’Istituto Gramsci. Coordina Simona Mafai.

Interverranno Giuseppe Cipolla, sugli anni della Fgci, del Vietnam e dell’Ucciardone; Michele Figurelli, sull’impegno di Padrut nel Pci e sulla sua riflessione politica; Emilio Miceli ricorderà l’attività di Padrut alla guida dei metalmeccanici diPalermo e come segretario della Camera del Lavoro. Testimonianze di Luigi Colombo, Gianni Parisi, Vincenzo Vasile, Nino Mannino, Elio Sanfilippo, Ino Vizzini.

Padrut nasce a Roma il 15 agosto del 1943. Il 26 maggio del 1967 viene arrestato durante la partecipazione a una manifestazione pacifista sotto la sede del consolato Usa di Palermo. Era segretario della Fgci. Viene portato all’Ucciardone, dove trascorrerà 18 mesi. Dal 1970 al 1978 è stato segretario generale dei metalmeccanici della Fiom di Palermo: questo, amerà ripetere sempre, è rimasto ”il più bel periodo” della sua vita. Dal 1981 al 1984 è stato segretario generale della Cgil Palermo. Dal 1984, e fino al 1987, Padrut entra a far parte della segreteria regionale della Cgil. Dal 1987 fino al 1990 si sposta a Roma: è responsabile del Dipartimento Mezzogiorno della Cgil. Tra il 1990 e il 1991 è segretario cittadino del Pci e segretario dell’area metropolitana.

Dopo la trasformazione del Pci in Pds (1991) rassegna le dimissioni. E’ il momento in cui il Pci in Sicilia è sconfitto e scende sotto il 7 per cento. Franco Padrut si allontana dalla politica e dall’aprile 1991 al settembre del 2002 è direttore dell’Ecap di Palermo, rimanendo però un attento e acuto osservatore ed esperto dei flussi e dei fenomeni elettorali: proprio in questa veste collabora con la Repubblica – Palermo in occasione di tutti i più importanti appuntamenti con le urne, diventando punto di riferimento per le sue analisi e continua a scrivere saggi e interventi per riviste culturali e politiche.