L’opposizione di sinistra al governo Musumeci ora detta le sue condizioni

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L’opposizione di sinistra al governo Musumeci plaude alla decisione del Consiglio dei ministri, che ha concesso alla Regione siciliana dieci anni per rientrare del disavanzo di oltre due miliardi, ma detta le sue condizioni.

“Grazie al senso di responsabilità del governo nazionale, la Regione potrà ripianare in dieci anni il maggiore disavanzo evitando pesanti tagli a carico dei settori produttivi, dei servizi ai cittadini e dei Comuni – dice Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Ars – . Adesso il governo Musumeci definisca un programma di riforme per rilanciare l’economia e l’occupazione – aggiunge – così come richiesto dal governo nazionale”.

A Lupo fa eco l’ex collega di partito adesso capogruppo al Senato di Italia Viva Davide Faraone: “Bene il testo approvato in Cdm, soddisfatti del recepimento delle nostre proposte. Ora Musumeci faccia le riforme che servono alla Sicilia, siamo stanchi del suo immobilismo”.

E al coro non potevano non unirsi i grillini siciliani. “Grazie alla norma del governo Conte bis la Regione è salva da sicuro default. Non possiamo fare a meno, assieme a tutti i siciliani, di tirare un grosso sospiro di sollievo, ma ora la Regione non ha più scuse, deve iniziare quel cammino virtuoso che chiediamo da sempre e consenta di ridurre il disavanzo già dal prossimo anno” – affermano i deputati del Movimento 5 stelle all’Ars.