Luigi Di Maio è arrivato in bicicletta a piazza Bologni, a Palermo (decima di dodici tappe di un tour de force di due giorni in Sicilia), per sostenere Ugo Forello, ma anche per mettere a tacere le voci, secondo cui il candidato sindaco pentastellato non sarebbe adeguatamente supportato dai “big” del Movimento 5 Stelle.
E per spazzare via queste illazioni, nei prossimi giorni arriverà anche Alessandro Di Battista e non è escluso che la campagna elettorale possa essere chiusa, in via del tutto eccezionale, da Beppe Grillo.
Si cambia piazza per Luigi Di Maio, che soltanto qualche mese fa a Palermo aveva trovato soltanto pochissimi attivisti in una piazza Verdi quasi deserta. E stavolta al Movimento 5 Stelle è andata bene la prova della piazza. Perché piazza Bologni, ieri sera era davvero piena.
Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei deputati, ha parlato soprattutto delle opportunità di grande cambiamento che si prospettano, non solo per Palermo con le amministrative dell’11 giugno, ma per l’intera isola con le regionali di novembre, auspicando che la Sicilia possa diventare la prima regione d’Italia guidata da un governo 5 Stelle.
Luigi Di Maio si è soffermato anche sulla necessità di non cedere a vecchie dinamiche clientelari e di non lasciarsi ammaliare da coloro che, manovrati da lobby più o meno celate, chiedono il voto facendo promesse che non si tradurranno mai in realtà. Altri punti salienti del discorso di Luigi Di Maio hanno riguardato la lotta alla corruzione, la trasparenza nell’uso del denaro proveniente dalle tasse dei cittadini e l’esigenza di tagli alle spese della politica.
A tal proposito Di Maio ha ricordato come, con 21 milioni risparmiati dai 130 parlamentari M5S che hanno rinunciato a parte delle indennità, sia stato possibile finanziare le idee e le capacità di giovani imprenditori che hanno generato circa 10mila nuovi posti di lavoro. Accennando polemicamente alla reintroduzione dei voucher, deciso in queste ore da PD e Forza Italia, dopo averli aboliti appena qualche mese fa, Di Maio ha dichiarato che i valori delle forze politiche, che un tempo erano “destra” e “sinistra”, sono stati totalmente traditi dagli attuali partiti e che quei valori sono ormai soltanto portati nei cuori di ognuno. Un altro argomento trattato da Luigi Di Maio è stato quello scottante dei rifiuti, ricordando come l’Italia sia l’unico Paese in Europa a far pagare in base ai metri quadrati delle abitazioni e non in proporzione alla reale produzione di spazzatura.
Prima di Di Maio erano saliti sul palco i deputati regionali Giampiero Trizzino e Giancarlo Cancelleri, l’europarlamentare Ignazio Corrao e Ugo Forello. Il candidato sindaco ha evidenziato i punti di forza di una eventuale amministrazione pentastellata, tra cui la defiscalizzazione di nuove piccole imprese, specialmente artigiane; il lancio di un “ufficio Europa” per supportare, in particolare i giovani, per l’accesso ai fondi europei; la lotta allo spreco alimentare e le cooperative di autorecupero per rendere gli immobili inutilizzati di pertinenza comunale abitazioni per le oltre 1.800 famiglie palermitane al momento prive di alloggio.
Forello ha infine chiesto un voto libero, svincolato da logiche clientelari, alludendo all’esercito di liste e candidati schierati da Orlando e Ferrandelli per la corsa a Palazzo delle Aquile. Sul palco, come sempre avviene per gli incontri con i rappresentanti 5 Stelle, anche un traduttore del linguaggio dei segni, in supporto alle persone sorde. E, prima di continuare i suoi impegni a Trapani e poi a Balestrate, foto di rito di Di Maio con i candidati al Consiglio comunale della lista unitaria del Movimento.