I Carabinieri del Ros, su disposizione della Procura della Direzione Distrettuale Antimafia, stanno eseguendo un decreto di confisca emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, nei confronti di Giuseppe Guttadauro. I beni sottoposti a confisca, per un valore stimato di circa 600 mila euro, sono due società che operano nel settore della edilizia, di cui una titolare di 19 libretti al portatore anche questi sottoposti a confisca.
Nei confronti di Giuseppe Guttadauro, più volte condannato per associazione mafiosa e indicato come esponente di vertice del mandamento di Brancaccio, il Tribunale ha ritenuto provato che i beni siano stati frutto di attività illecite o che ne abbiano costituito il reimpiego e che comunque siano stati sottoposti alla diretta gestione economica e amministrativa da parte di Guttadauro.
Nel corso delle indagini del Ros, Giuseppe Guttadauro è stato ritenuto al vertice del “mandamento” mafioso di Brancaccio a Palermo. Con riferimento ai dati da cui origina il decreto che ha disposto la confisca, durante le indagini sono stati monitorati, captati e riscontrati i rapporti di Guttadauro con alcuni soggetti (titolari formali delle imprese ma di fatto prestanome dell’esponente mafioso), rapporti questi che hanno chiarito gli interessi diretti e il ruolo direttivo occulto svolto da Guttadauro nella gestione delle società confiscate.
Gli esiti complessivi delle indagini svolte hanno permesso di individuare l’epoca in cui sono state concretizzate la fittizia intestazione delle due società e il connesso occulto investimento da parte di Guttadauro, elementi questi che hanno infine portato alla emissione dell’odierno provvedimento di confisca.