“Palazzolo aspetta e spera, tu e tutta la Procura di Palermo che ti foraggia gli scoop prima che le cose accadono…”. Cosi’ scrive su Facebook Antonino Ciavarello, genero di Toto’ Riina di cui ha sposato la figlia Maria Concetta. Il riferimento è al giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo, già minacciato dalla mafia del Borgo Vecchio, e al recente sequestro del tesoretto del padrino, circa un milione e mezzo di euro, oltre ad aziende in Puglia.
Nei 38 conti corrente sarebbero stati trovati pochi euro a fronte di impegni finanziari documentati, per cui non si smette di cercare. Per giorno 15 novembre il boss in videoconferenza, la moglie Ninetta Bagarella, i figli Maria Concetta, Salvatore e Lucia e lo stesso Ciavarello sono stati convocati davanti al giudice della Sezione misure di prevenzione per vederci più chiaro.
Nel frattempo, si fa sotto il genero del capo dei capi che non ha digerito i sigilli apposti alla sua ditta di sospensioni pneumatiche di San Pancrazio Salentino (Brindisi) e due giorni fa aveva scritto un altro post su facebook: “Avete sequestrato con ingiusta violenza la mia azienda, ma non potrete mai sequestrare il mio Sapere ed il mio Mestiere, e per questo risorgerò presto dalle mie ceneri come l’Araba Fenice più Grande e più Forte di prima. Per il resto arriverà il giudizio di Dio anche per voi che avete permesso ed autorizzato violenza verso gente innocente, per voi che avete eseguito e per voi che state ripetendo a pappagallo quello che la regia vi ha scritto. Quel che avete fatto lo riceverete da Dio moltiplicato 9 volte, voi ed i vostri figli fino alla settima generazione.Gloria a Dio! Comunque la ditta sta ancora lavorando fino ad oggi, non è più mia ma i miei ragazzi sono a lavoro… Vi voglio Bene Ragazzi!”.
“I giornalisti scrivono senza essere “imboccati” da alcuno, per cui il genero del boss Toto’ Riina puo’ stare tranquillo perche’ sia il collega Salvo Palazzolo, professionista serio e competente, sia gli altri colleghi che seguono la cronaca a Palermo dimostrano ogni giorno capacita’ professionali indiscutibili”. Lo dicono i vertici di Assostampa Sicilia, di Assostampa Palermo, sindacato unitario dei giornalisti, e dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia con riferimento al post su Facebook apparso oggi sulla bacheca di Tony Ciavarello, il genero di Toto’ Riina. “Non ci intimidiscono certi messaggi che francamente non sappiamo come interpretare, ci auguriamo soltanto che possano essere valutati da chi ha l’autorita’ competente per vigilare affinche’ la stampa libera possa continuare a svolgere il proprio lavoro in modo sereno e autonomo”, concludono le segreterie di Assostampa Sicilia, Assostampa Palermo e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia.