Mafia nigeriana, droga e tratta donne: il “core business” passa anche da Palermo

0
321

Traffico di stupefacenti, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Sono le specializzazioni delle organizzazioni criminali nigeriane, di matrice “cultista”, da anni presenti anche nel nostro Paese, tristemente note per violenza ed aggressività.

Le due più importanti, ramificate a livello internazionale, sono la “Black Axe Confraternity” e la “Supreme Eiye Confraternity (Sec)” , nata dalla scissione dell’altra, quella colpita in una sua ‘cellula’ locale dal blitz della Polizia di Stato di Cagliari di questa mattina: il simbolo di identificazione sarebbe un teschio con ossa incrociate o un’aquila e gli affiliati vestono preferibilmente di blu e portano tatuato su un braccio un uccello (“eiye” in nigeriano). Secondo l’ultima relazione della Direzione investigativa antimafia, comunità di cittadini nigeriani, tra i quali numerosi irregolari, vivono in buona parte del territorio nazionale, dal nord (Piemonte, Lombardia e Veneto) al centro e sud Italia (in Campania, nell’area domiziana, ed in Sicilia, in particolare a Palermo).

Il tratto distintivo dei gruppi criminali nigeriani è senza dubbio la forte componente esoterica, a sfondo voodoo o ju-ju, che “va ad influire in maniera sostanziale sul reclutamento e sull’operato dei partecipanti nonché, data l’alta valenza suggestiva, anche sulle stesse vittime del reato di tratta che restano, cosi’, indissolubilmente legate, per timore di ritorsioni, ai trafficanti”.

I rituali, praticati con unghie, capelli e sangue delle vittime, mediante la pronuncia di un giuramento nelle mani delle cosiddette maman (donne più anziane, a loro volta nel passato vittime, spesso, di tratta) inducono le vittime a perdere il senso della propria individualità, nella convinzione di essere oramai divenute “proprietà” di altri. Non a caso, proprio la tratta degli esseri umani finalizzata alla prostituzione rappresenta un’importante fonte di finanziamento per la criminalità nigeriana, la cui natura mafiosa e’ stata confermata da diverse sentenze di condanna definitive.