Mafia, prefetto di Palermo Antonella De Miro: “L’attenzione resti molto alta”

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“Come emerge anche dalle ultime indagini della procura della Repubblica di Palermo, la sconfitta dello stragismo terroristico mafioso corleonese non ha significato la sconfitta di Cosa nostra”.

Lo scrive il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, nel report dell’attività dell’anno appena trascorso. Morto Toto’ Riina, ancora in liberta’ Matteo Messina Denaro, avverte, “la cupola torna a ricostituirsi, spostando il baricentro del comando da Corleone a Palermo, per gestire vecchie e nuove alleanze, affari di un tempo e nuovi investimenti, il traffico degli stupefacenti con i Narcos e il gioco on line”, con le estorsioni che restano “la cifra del controllo del territorio da parte del potere mafioso”.

Quindi, conclude il prefetto, “molto alta deve essere l’attenzione per intercettare le infiltrazioni della mafia nell’economia legale, ma anche gli espedienti ricercati dalle ditte ad essa organiche o contigue per ottenere una possibile ‘riabilitazione’ nei confronti della societa’ e delle stesse istituzioni”. Affari, ma anche efferata violenza. Appena ieri l’agguato mortale ai danni di un incensurato nel Palermitano, un esecuzione in pieno stile mafioso.