Beni per un valore complessivo attorno ai 750 mila euro ritenuti riconducibili a Riccardo Stefano Zappalà, di 40 anni, sono stati sequestrati dai carabinieri. L’uomo è ritenuto un corriere del clan Laudani per conto del quale, secondo l’accusa, grazie al suo lavoro, trasportava droga.
Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania su richiesta della Procura distrettuale e si basa su indagini dei militari dell’Arma svolte tra il 1999 e il 2013.
Sigilli sono stati posti a tre appartamenti, tra Catania e Mascalucia; a un locale commerciale; e un’impresa individuale riferibile alla sua attività di tassista con sede legale a San Giovanni La Punta.
Zappalà, in passato indagato per spaccio di sostanze stupefacenti, nel febbraio 2016 è stato coinvolto anche nell’inchiesta Vicerè dei carabinieri di Catania sul clan Laudani, senza essere destinatario di provvedimenti. Sul suo conto anche le rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia che sostengono abbia utilizzato la copertura della propria attività di tassista per approvvigionare in condizioni di sicurezza la droga destinata poi al clan Laudani, mantenendo i contatti con pericolosi trafficanti, anche internazionali: colombiani e sudamericani residenti in Olanda. (AGI)