Mazara del Vallo, il candidato leghista Randazzo: “Progetto politico che parte dalla base”

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È stata presentata a Mazara del Vallo la candidatura di Giorgio Randazzo, a sindaco della Lega Salvini Premier per le amministrative di primavera. L’annuncio è di particolare importanza, perché si tratta del primo sindaco che si candida in Sicilia in questo nuovo corso della Lega, volto a valorizzare l’Isola e le migliori energie locali.

A Mazara del Vallo, 50 mila abitanti, la più “araba” delle città italiane, con la sua Casbah dove da mezzo secolo la popolazione locale vive con quella nordafricana (oltre duemila i tunisini, su tremila stranieri, per lo più marinai che lavorano sui 350 pescherecci di una delle più importanti marinerie del Paese), il giovane consigliere comunale Giorgio Randazzo, è il primo a scendere in campo per le comunali.

Una Lega che in Sicilia, grazie all’impegno di Stefano Candiani e Igor Gelarda (responsabile siciliano degli enti locali) in Sicilia ha avuto un nuovo impulso ed è sempre più attenta ai territori e ai cittadini, protagonisti nel progetto di rilancio della Sicilia voluto da Matteo Salvini. Un impegno che si concretizza a Mazara con questa candidatura che va nella direzione di un autentico rinnovamento e che vede la Lega in forte crescita in tutta la regione.

“Sono particolarmente orgoglioso della scelta che ha fatto la lega con Giorgio Randazzo – sottolinea il responsabile enti locali Igor Gelarda – scelta che nasce da una delle tante intuizioni politiche del nostro commissario Stefano Candiani. Come detto in più occasioni la Lega in Sicilia vuole dare una alternativa nuova, che affronti e risolva veramente i problemi della gente, senza utilizzare  dinosauri e fossili della vecchia politica. E Giorgio ne è la dimostrazione, la prima di una lunga serie, di una politica nuova che mette al centro I Siciliani. E non più le poltrone”.

“Scendo in campo perché mi fido di ciò che posso dare alla mia città, la mia forza, il mio coraggio e la mia alta integrità morale”. Questo il commento di Giorgio Randazzo, che aggiunge: “In questi anni non ho mai arretrato di un millimetro dinanzi all’ipocrisia, alle clientele, al malaffare e alla politica del girarsi dall’altra parte camuffata da un concetto deviato di moderatismo. Mazara del Vallo si ritrova in un vortice di deriva economica e morale senza precedenti dove sciacalli e opportunisti hanno trovato la loro fortuna”.

“Non siamo più la prima flotta peschereccia d’Italia – aggiunge Giorgio Randazzo – non siamo più i pionieri della cantieristica, per via del silenzio gratuito nei confronti delle multinazionali del gas metano ci ritroviamo un litorale eroso e distrutto. In questi anni abbiamo perso le sedi locali di Tribunale, Camera di Commercio e Agenzia delle Entrate. Ci ritroviamo gli oneri di urbanizzazione più alti della Sicilia, l’aliquota Imu al massimo, una rete idrica vetusta che per 180 giorni su 365 non riesce soddisfare le esigenze delle nostre famiglie,  il costo dei rifiuti aumentato del 300 % negli ultimi 15 anni e un comune senza Piano Regolatore che procede per varianti. È stato delegittimato il Consiglio comunale attraverso la perenne assenza di sindaco e assessori, relegandolo ad un semplice organo di “sfogo” per un opposizione senza idee e senza coraggio. Mi candido contro tutto questo, sapendo che non sarà facile ma che sia un dovere provarci”.

“Mi candido – conclude Giorgio Randazzo – per affermare il primato della politica e restituire la cosa pubblica alla gente. Lo faccio con la Lega in quanto unica forza politica interprete del cambiamento con “competenza” anche nei fatti, disponibile senza alcuna titubanza a supportare una tale rivoluzione amministrativa. E’ un dovere farlo, a tutela della democrazia, dei più deboli e di tutta la gente perbene ed i nostri ragazzi,  costretti per “necessità” ad abbandonare questa bella ma sfortunata città che fu capitale del Mediterraneo. Lo farò a modo mio, con un progetto amministrativo condiviso con la base e con coloro i quali reputano la politica un servizio per la comunità. E’ arrivato il momento di metterci la faccia tutti, nessuno escluso”.