Messaggi, telefonate, pedinamenti fino alla violenta aggressione di domenica pomeriggio in strada. Un richiedente asilo di 18 anni, originario del Gambia, è stato arrestato dai carabinieri a Messina per atti persecutori, rapina e lesioni personali ai danni della sua ex fidanzata, una coetanea di nazionalità straniera.
A dare l’allarme intorno alle due del pomeriggio è stata una donna che mentre era alla guida della propria macchina in pieno centro ha assistito al pestaggio. Quando i militari sono giunti nel luogo indicato, uno slargo antistante la spiaggia, hanno trovato una ragazza riversa a terra con una ferita al capo e un ragazzo che gesticolava animatamente.
La vittima, immediatamente soccorsa, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Piemonte, dove i medici le hanno riscontrato ferite giudicate guaribili in 15 giorni. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i due avevano avuto in passato una relazione durata pochi mesi e finita per incompatibilità caratteriale.
La decisione di troncare il rapporto, però, non era stata accettata dall’ex fidanzato che aveva iniziato a perseguitare la sua ex fidanzata con pedinamenti, telefonate e messaggi, sino a domenica. Dopo averla seguita all’interno di un supermercato e averla implorata di tornare insieme davanti al rifiuto della ragazza, l’ha aggredita, le ha rubato il cellulare e poi l’ha scaraventata a terra e prendendola a calci in testa e provocandole una profonda ferita all’orecchio. Solo l’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio.
Il giovane è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori, rapina e lesioni personali ed accompagnato nella caserma del Nucleo Radiomobile dove, su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Messina è stato trattenuto all’interno delle camere di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo che si è svolto lunedì, all’esito del quale, l’arresto è stato convalidato ed il giudice del Tribunale di Messina ha disposto la misura cautelare nel carcere di Gazzi.