Attacco frontale del sindaco di Messina Cateno De Luca che nella pagina facebook “De Luca Sindaco di Messina” ha fatto un post dal titolo “Informazione spazzatura” prendendosela con il giornalista della Gazzetta del Sud, Sebastiano Caspanello, che a dire del primo cittadino “continua a scrivere con la sua proverbiale penna velenosa: se andiamo a verificare ciò che ha scritto in questi ultimi quattro mesi sull’amministrazione De Luca ci si rende conto della sua partigianeria fuori luogo e fuori tempo. Ma non ci sto a leggere l’ennesima falsità: la nuova società di trasporto urbano sarà pubblica e basta perché così è stato stabilito in consiglio comunale. Caspanello ci ha rotto le scatole con le sue solite congetture: ora basta”, scrive il sindaco De Luca.
“Fare da sponda a chi sventola inesistenti privatizzazioni del servizio di trasporto urbano – aggiunge il sindaco di Messina – è da denunzia all’ordine dei giornalisti: chiedo formalmente la smentita di quanto scritto perché falso e tendenzioso. Non accetto falsità e non sopporto i farisei di professione. Attendo le scuse della Gazzetta del Sud , atteniamoci ai fatti e nessuno si offenda se definisco certi articoli degni della spazzatura indifferenziata”, conclude De Luca.
Non si è fatta attendere la replica del segretario regionale Assostampa Siciliana Roberto Ginex e del segretario dell’Assostampa di Messina Giuseppe Gulletta: “Il sindaco De Luca perde il pelo, ma non il vizio di scagliarsi contro giornali e giornalisti, rei solo di fare il proprio dovere e dimostra, ancora una volta, insofferenza al ruolo della stampa ed ai resoconti che questa fa sulla sua attività di sindaco. Ma questa volta alza il tiro ed i toni e si lancia in definizioni che un uomo pubblico si dovrebbe guardare bene dall’adoperare”.
“La differenza tra la stampa e lei – scrivono in una nota Ginex e Gulletta – è proprio nei termini che lei liberamente si consente di adoperare e la correttezza che i giornalisti adottano nello svolgimento del loro lavoro. Fare il sindaco è una “mission” che comporta onori ed oneri e tra i suoi compiti non ci risulta che ci sia quello di offendere gratuitamente la stampa per ciò che scrive pensando che forse la libertà di stampa si possa limitare. Sulla minaccia di denuncia all’Ordine dei giornalisti, la invitiamo ad essere consequenziale, ma sappia saremo in prima fila a difendere i colleghi”.