Messina: i dipendenti della compagnia di navigazione proprietaria della nave Sansovino hanno devoluto una giornata del proprio lavoro alle famiglie dei marittimi morti martedì scorso: Gaetano D’Ambra, Christian Micalizzi e Santo Parisi.
“La compagnia ha accolto la nostra richiesta”, ha spiegato Ottavio Alaimo che lavora sulla nave che collega Lampedusa e Linosa con Porto Empedocle. “Ho saputo – aggiunge Alaimo – che stanno aderendo alla nostra iniziativa anche persone che fanno parte di altre società di navigazione e del personale della sicurezza. Il nostro settore è come una grande famiglia, ci conosciamo tutti e quando succede una cosa del genere la solidarietà è totale. Sono certo che a breve saremo nelle condizioni di potere offrire alle famiglie dei nostri amati colleghi altri aiuti tangibili e rimarremo sempre loro vicini, a tutti i livelli”.
Intanto, cattedrale gremita a Messina per l’ultimo saluto a Cristian Micalizzi uno dei tre marittimi morti nel tragico incidente sulla Sansovino. Ai familiari si sono stretti parenti, amici, colleghi di lavoro, tantissimi marittimi, autorità e semplici cittadini. Una folla commossa che ha seguito i funerali in un dolore composto. Parole di conforto e consolazione durante l’omelia sono state pronunciate da monsignor Giuseppe La Speme che si è soffermato sul significato del passo del Vangelo sulla resurrezione di Lazzaro invitando ad avere fiducia in Dio.
“Avere chiarezza e verità – ha detto – solo in parte può dare pace, da cristiani presentiamo al Padre questo figlio perché lo riceva e lo accolga”. Ha poi ricordato il marittimo: “La vita che sprigionava nel suo impegno e nel suo lavoro proprio per sostenere come segno di amore e di impegno la sua amata famiglia. Anche se pensiamo che è una morte ingiusta Dio vi prenda per mano affinché possiate sentire la sua presenza. Manteniamoci uniti al Signore – ha concluso – in questi momenti difficili”.
Al termine della Messa è stata letta la preghiera del marinaio da un rappresentante della Marina poi sono intervenuti amici e colleghi che hanno ricordato l’uomo: “E’ stato un prezioso amico e collega – hanno detto – una persona di una umiltà incredibile”. Infine, un lungo applauso ha accompagnato l’uscita della bara.
Buone notizie dall’ospedale per Ferdinando Puccio, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’Irccs -Piemonte. Le condizioni di salute del marittimo rimasto coinvolto nel grave incidente migliorano sensibilmente. Dal punto di vista clinico, spiega l’ospedale, si sta registrando un continuo recupero dell’attività cardiorespiratoria che ha consentito di togliere i supporti ventilatori e, dunque, la decannulazione, il ritorno all’autonomia respiratoria.
Anche sul piano cardiocircolatorio e cerebrale si registrano altrettanti miglioramenti. Ora i medici stanno adeguando il trattamento farmacologico. Da oggi il paziente ha iniziato anche la riabilitazione neuromotoria che ha consentito, dal risveglio dal coma farmacologico, un contatto con l’ambiente, con gli operatori e con i familiari. Le prossime 24/48 ore saranno estremamente importanti per la fase di autonomia. Invariate, nella migliore stabilità, le condizioni dell’altro marittimo, Antonino Lombardo, sempre ricoverato in medicina d’urgenza, al quale è riservato un particolare trattamento sul piano neuropsicologico. (Ansa/Agi)