Miccichè: “Leggi passate a Sala d’Ercole grazie al Parlamento responsabile”

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“Se c’è una cosa che mi dispiace di Musumeci è questo continuo attacco al Parlamento. Se venisse più spesso si renderebbe conto che tutto quello che è passato è solo grazie a un Parlamento disponibile perché noi non abbiamo mai la maggioranza. Se non ci fosse un atteggiamento responsabile, opposizione compresa, non passerebbe niente”. Lo ha detto all’Italpress Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars, commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

“Diciamo la verità sulla legge dei rifiuti – ha aggiunto Gianfranco Miccichè – se è lì da tre anni è perché fa schifo, appena viene portata in aula è bocciata da tutti. Ieri ha confermato di fatto il suo pessimo rapporto con i partiti: se decide di continuare a presentare leggi che nessuno conosce e che non vengono apprezzate, così non andrà da nessuna parte. Ha fatto un’elencazione dell’ordinaria amministrazione gestita, ma dal presidente della Regione ci aspetteremmo qualcosa in più. La sua ricandidatura, per me – ha proseguito Gianfranco Miccichè – è possibile se il metodo di quattro anni fa viene ripetuto. Ma se il metodo sarà questo, non tutti saranno disponibili a seguirlo. Il fatto che lui dica che sono gli assessori a decidere le linee guida del Governo, è un’altra di quelle frasi che rischiano di allontanarlo dalla ricandidatura: sono i partiti a deciderla. Continua a passare per vittima contro la partitocrazia, ma i partiti e il Parlamento sono le due fondamentali istituzioni che garantiscono la democrazia. Il Parlamento si è comportato in modo esemplare”.

“Sul Pnrr non se ne parla con nessuno, cosa pensano di fare? Che saranno davvero gli assessori a decidere? Le cose vanno studiate, devono essere fatte proposte di riforma – ha sottolineato Gianfranco Miccichè -. Sull’acqua rischiamo di perdere un sacco di soldi perché non ci sono gli affidamenti: di quello dobbiamo parlare. Nessuno è contro Musumeci, invece lui continua ad attaccare il Parlamento, i partiti e l’opposizione”. (ITALPRESS).