Leoluca Orlando attacca Salvini e arriva ad evocare un nuovo processo di Norimberga. Prendendo spunto dal naufragio di ieri nel quale sono morti 117 migranti al largo della costa Libica, Orlando ha attaccato: “Continua un genocidio e direi al ministro Salvini: si farà un secondo processo di Norimberga e lui non potrà dire che non lo sapeva”.
Il sindaco disubbidiente di Palermo ha approfittato della cerimonia in via D’Amelio, in ricordo del giudice Paolo Borsellino, per picconare il decreto Sicurezza che per Orlando è sostanzialmente “un insulto agli italiani, produce un clima di paura tra i dipendenti comunali e tra i migranti che si sentono, improvvisamente, franare il terreno sotto i piedi”.
Il sindaco del capoluogo nei giorni scorsi ha inviato una direttiva all’ufficio Anagrafe del Comune ordinando la sospensione dell’applicazione del decreto in attesa di un approfondimento giuridico.
“Andiamo avanti- ha aggiunto Orlando-. Quando firmerò le prime iscrizioni di migranti all’Anagrafe? Sono in corso le istruttorie- ha risposto- una volta terminate provvederò a firmarle. Nei giorni scorsi i dipendenti erano talmente preoccupati dal clima che si sta costruendo che non volevano rilasciare un’autorizzazione nonostante fosse perfettamente conforme anche al decreto Salvini- ha raccontato il sindaco di Palermo- .Ho dovuto firmarla io nonostante l’atto non fosse impedito dal decreto Sicurezza”.
Secondo Leoluca Orlando “così si crea un effetto molto grave: un clima di odio nel quale si inserisce l’uccisione del mio collega di Danzica, Pawel Adamowicz, con il quale- ha continuato Orlando- abbiamo testimoniato un bisogno di accoglienza”. Il sindaco del capoluogo siciliano ha poi aggiunto: “Pawel aveva pubblicamente dichiarato che tra l’esperienza palermitana e l’indicazione del suo governo lui stava con Palermo”.