Migranti su nave Diciotti a Catania: sbarcano i minori, scontro istituzionale tra Salvini e Fico. Fotogallery

0
69

Sono stati fatti sbracare a terra tutti i 27 minori, fra i 12 e i 16 anni, non accompagnati che si trovavano da diversi giorni a bordo della nave della Guardia costiera Diciotti ancorata al porto di Catania. Il via libera è arrivato nella serata di mercoledì dal ministero dell’Interno, ma restano a bordo i 148 adulti. Per i minorenni è stato disposto il trasferimento in due centri di accoglienza messi a disposizione dai Servizi sociali del Comune di Catania.

A terra, sul molo, davanti alla nave Diciotti sono stati attivati i presidi di assistenza e di accoglienza sotto il coordinamento della Prefettura etnea: ambulanze, rappresentanti dell’Unhcr, di Save the children, uomini della capitaneria di porto, polizia e carabinieri.

“I bimbi della Diciottipossono scendere, gli altri si attaccano”, ha detto senza mezzi termini il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che nel pomeriggio ha dato l’ok allo sbarco dei soli minori in una diretta su facebook dopo che era intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier, in un post su facebook aveva sollecitato l’Ue a “battere un colpo”.

“Le istituzioni europee, che pure su mia sollecitazione avevano accolto l’idea di una “cabina di regia” utile a gestire le emergenze degli sbarchi, cosa aspettano a intervenire per operare la redistribuzione dei migranti che sono a bordo della nave italiana Diciotti, ancorata nel porto di Catania?” si era chiesto Conte.

“Adesso attendiamo una risposta forte e chiara da parte delle istituzioni europee e una risposta adeguata dagli altri Paesi europei. A queste risposte dovranno però seguire i fatti: la gara di solidarietà che si era sviluppata a seguito del precedente sbarco di Pozzallo ha avuto un seguito “modestissimo”. Solo la Francia ha onorato l’impegno, accogliendo 47 migranti. Rimaniamo ancora in attesa che la Germania, il Portogallo, la Spagna, l’Irlanda e Malta diano seguito agli impegni assunti”.

Nel pomeriggio a bordo della Diciotti era salito anche il Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio. “Pare che per la nave Diciotti, ferma a Catania, la Procura stia indagando “ignoti” per “trattenimento illecito” e sequestro di persona. Nessun ignoto, INDAGATE ME!” ha scritto Salvini, spiegando che “sono io che non voglio che altri Clandestini sbarchino in Italia. Se mi arrestano, mi venite a trovare Amici???”, ha concluso ironizzando.

Lo scontro tra Salvini e Fico

“O cambiate Paese o cambiate ministro”: Matteo Salvini lancia l’aut aut in diretta Facebook, al culmine di una invettiva a tutto campo per difendere la linea dura sui migranti della nave Diciotti. Il vicepremier e ministro degli Interni ne ha per tutti, da Sergio Mattarella in giù. E attacca Roberto Fico, che chiede di sbarcare i 177 migranti: “Tu fai il presidente dalla Camera e io faccio il ministro”. Salvini non risparmia nessuno: Europa e magistratura, intellettuali di sinistra e televisioni, fino ad Asia Argento. Sicuro che la maggioranza degli italiani sia dalla sua parte. Se per far sbarcare i 177 bloccati a Catania “vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso”, attacca il capo leghista.

Salvini parla al suo popolo su internet: “Meno male che c’è la Rete”, dice, bollando come ostili le tv. E difende la scelta di non far sbarcare i migranti. “Stiamo battagliando perché gli altri Paesi europei si prendano le loro responsabilità e accolgano una parte di questi 177, ma non è la soluzione finale – dice Salvini -. La soluzione definitiva è non fare arrivare più neanche una di queste persone irregolarmente in Europa”.

Poi va all’attacco, con toni sferzanti e irridenti. Salvini si rivolge a Fico ironizzando sui predecessori “Bertinotti, Fini, Boldrini…mi viene il dubbio che non sia una carica fortunata”. Poi passa a “le Asie Argento, i Saviano, i Lerner”, che sui migranti “o sono stupidi o sono complici”. All’attrice sotto accusa per violenza su un minorenne manda “un bacione, spero stanotte stia tranquilla…”. Quindi il passaggio sul capo dello Stato e il premier, Giuseppe Conte, che pure in un post non ha affatto sconfessato la linea Salvini. Convinto, il vicepremier, di essere nel giusto perché “a centinaia in strada mi dicono “non mollare”. Gli italiani sono i meno razzisti al mondo. Il mio stop agli sbarchi è anche nel nome dei 5 milioni che vivono in povertà e non fanno vacanze”, spiega Salvini. In fondo alla tirata una sorta di ultimatum, una sfida a tutti gli avversari: “O cambiate Paese o cambiate ministro”.

E mentre il Pd con Maurizio Martina attacca Salvini (“La tua politica è fallita, smetti di fare il bullo da quattro soldi”) a sera arriva la replica secca di Fico: “Buona notizia che il governo abbia deciso di far scendere i minori dalla #Diciotti. Per me far il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo, rinunciando allo stipendio da presidente”.

In serata, mentre a Catania ci si preparava allo sbarco dei minori da nave Diciotti, si è appreso che la Commissione europea ha convocato per venerdì 24 una riunione per cercare di individuare i porti dove far arrivare i migranti soccorsi. La riunione è stata convocata dalla direzione generale Affari interni e vi prenderanno parte Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Malta e Grecia, e Irlanda.