Migranti: una nave per la quarantena tra Lampedusa e Porto Empedocle

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“Ho avuto rassicurazioni circa il fatto che la prossima settimana, tra Lampedusa e Porto Empedocle, sarà messa a disposizione una nave dove mettere in quarantena i migranti”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, in videocollegamento con il Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, insieme con i colleghi di Porto Empedocle e di Pozzallo su fenomeni migratori ed emergenza sanitaria Covid-19. “Gli sbarchi autonomi si susseguono e attendavamo questa risposta”, ha aggiunto Totò Martello che aveva più volte avanzato questa richiesta.

“A fronte di una capienza di 96 posti, nell’hotspot di Lampedusa ci sono ben 115 migranti. Una situazione difficile soprattutto in relazione alla gestione dell’emergenza coronavirus”, ha Totò Martello, in videocollegamento. I migranti nella struttura dell’isola sono in quarantena, ha aggiunto, “ma è necessario fare rispettare le regole. L’impressione è che ci sia una scarsa percezione del problema e dell’entità del disagio vissuto dai sindaci e dalle nostre comunità, in particolare in questa isola di frontiera”. Nel frattempo, fa sottolineato Martello, “il turismo a Lampedusa non ripartirà, questa è la verità con le imprese che sono fallite. Tutti i cittadini sono venuti in municipio a chiedere gli aiuti alimentari”.

“Concordo con il sindaco di Lampedusa sulla necessità di non accogliere sulla terraferma i migranti, perché questo potrebbe scatenare reazioni negative sul territorio da parte delle nostre popolazioni. Una nave da inviare anche qui per la quarantena, sarebbe una soluzione importante”. Lo ha detto il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, primario nell’ospedale di Modica, in videocollegamento con il Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen sui fenomeni migratori ed emergenza sanitaria Covid-19, insieme ai colleghi di Lampedusa e Porto Empedocle. Quindi l’appello: “Occorre avere una maggiore attenzione per questi territori di frontiera che svolgono una funzione molto importante a fronte di un fenomeno dall’impatto ben superiore rispetto al numero dei propri abitanti e delle proprie risorse. Un fenomeno che non si fermerà”.

Una settimana fa sono stati fatti i tamponi ai 49 migranti che erano stati a contatto con il ragazzo egiziano risultato positivo al Covid-19 non appena arrivato a Pozzallo ma ancora gli esiti non sono stati comunicati. A riferirlo al Comitato Schengen è stato il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, ascoltato in audizione assieme ai sindaci di Lampedusa Totò Martello e di Porto Empedocle Ida Carmina.

Lamorgese precisa: Solo un migrante positivo tra i 67 sbarcati a Lampedusa

“Tutti i migranti arrivati dall’inizio dell’emergenza sono stati sottoposti a screening sanitario e alla prevista quarantena. Lo stesso vale, una volta rintracciati, per quelli che eventualmente arrivano autonomamente”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo in question time al Senato ad una interrogazione della Lega sulle conseguenze di ordine pubblico del mancato rispetto dell’ordine di chiusura dei porti. “Sin qui uno solo è risultato positivo tra i 67 sbarcati a Lampedusa – ha ricordato Lamorgese – un ragazzo egiziano che si trova tuttora in isolamento, è in buone condizioni e non è stato necessario procedere al ricovero. Con il decreto ministeriale del 7 aprile è stato stabilito, per tutto il periodo di durata dell’emergenza sanitaria, che i porti italiani non avessero i requisiti per la classificazione di porto sicuro”, ha aggiunto Lamorgese.