Minacce al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Pasqualino Monti

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Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale (che comprende i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle), Pasqualino Monti, è stato oggetto di intimidazioni e minacce di morte sulle quali stanno lavorando la Polizia giudiziaria e la Procura della Repubblica. Lo ha rivelato l’ex procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo Organismo indipendente di valutazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di cui è stato chiamato ad esserne responsabile per occuparsi in particolare di legalità, trasparenza e anticorruzione.

“Mi è stato detto cosa si muoverà attorno all’Autorità, con un programma di investimenti e di risorse massiccio – ha spiegato Agueci, da pochi mesi in pensione -, e dove ci sono soldi il malaffare si muove sempre e cerca sempre di inserirsi”. Il compito, ha aggiunto Agueci, “non sarà facilissimo, abbiamo già avuto dei segnali abbastanza inquietanti in tal senso. Monti ha già subito degli episodi di intimidazione sui quali stanno lavorando Polizia giudiziaria e Procura della Repubblica, la sua presenza ha già suscitato delle reazioni”.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale si è dotata dell’Oiv – Organismo indipendente di Valutazione, così come previsto dalle linee guida ministeriali. L’organismo è già operativo e ha già approvato il Piano operativo triennale e la pianta organica.

“Nella nuova pianta organica abbiamo inserito un ufficio anticorruzione, legalità e trasparenza e scelto dall’elenco dell’organismo indipendente di valutazione, una figura di magistrato come Leonardo Agueci, da anni impegnato nella lotta alla mafia, per lanciare un messaggio forte in questa direzione. Sono orgoglioso e onorato di avere fatto questa scelta”, ha spiegato Monti.”Sono contentissimo di avere avuto questa opportunità – ha detto Agueci – spero di poter dare il mio contributo. Di sicuro metterò al servizio dell’Autorità portuale tutta la mia esperienza”.

“Si stanno sbloccando tutti i fondi Pon che fanno riferimento ad alcune opere come i dragaggi di Palermo e Termini Imerese, il molo di sovraflutto, diga foranea e molo di sottoflutto a Termini Imerese, la realizzazione di alcuni moli e la costruzione di altre infrastrutture – ha sottolineato Pasqualino Monti -, somme che superano i 100 milioni di euro. Quando un ente utilizza fondi dello Stato deve anche controllare che i fondi siano utilizzati in modo trasparenti. Tutto deve essere monitorato e non c’è figura migliore di un magistrato per farlo. L’ufficio di Agueci procederà alla verifica di tutti gli atti”, ha spiegato Monti.

“Ci sono due modi di affrontare le cose o non fare nulla pur continuando a ricevere un lauto stipendio senza nessuno che se ne accorge – ha detto Pasqualino Monti -, o si decide di fare, e di fare bene e nel rispetto delle regole e da qui la volontà di farsi accompagnare da una figura come Agueci”.

“Siamo in una fase – ha aggiunto Pasqualino Monti – nella quale il mercato dello shipping premia chi fa, chi ha idee innovative e chi prima di altri riesce a portare a galla potenzialità di siti portuali e non che rispondano all’esigenza di mercato. Sono consapevole – ha proseguito Monti – che la Sicilia non ha espresso che il venti per cento delle sue possibilità, che non ha ancora espresso tutte le potenzialità che ha come crociere, riqualificazione offerta, nautica da diporto e cantieristica”. (in collaborazione con Italpress)