Morte Provenzano, sindaco di Corleone: “Non è degno di funerali pubblici”

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bernardo provenzano

“I cittadini onesti di Corleone si tolgono dalle spalle un pezzo di storia criminale, che è stata rappresentata dal boss Bernardo Provenzano.” Cosi’ il sindaco di Corleone Lea Savona ha commentato la morte del “concittadino” Bernardo Provenzano a 24Mattino su Radio 24.

Il primo cittadino di Corleone, che si trova in questo momento in pellegrinaggio nel cammino di Santiago di Compostela, ha ribadito anche oggi che ritiene giusta la decisione del questore di Palermo Guido Longo di vietare i funerali in forma pubblica. “Anche io avrei fatto lo stesso – ha ripetuto – perché Provenzano non e’ degno di avere dei funerali aperti al pubblico”.

Alla domanda se Provenzano non debba essere sepolto nemmeno nel cimitero di Corleone, Lea Savona ha risposto: “Io questo non posso impedirlo. Io parlo di una forma di giustizia ai cittadini perché questa persona non ha portato lustro a Corleone”.

Sull’argomento interviene il legale di Provenzano, l’avvocato Rosalba Digregorio: “Ora che il mio assistito è morto, la mafia non c’e’ più. Il sindaco di Corleone pensi a risolvere i problemi del suo paese…”. “Visto che il sindaco non ha il potere di vietare che Provenzano venga sepolto nel cimitero – dice l’avvocato all’Adnkronos – se ne farà una ragione”. E poi aggiunge: “Dal momento che il paese rischia di essere sciolto per mafia, dopo la morte di Provenzano, il problema non si pone più perché ora la mafia non c’è più…. O no?”.