Musumeci “grande elettore” con appena 29 voti, tensioni e voci di dimissioni

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Appena 29 voti per il presidente della Regione Nello Musumeci, in occasione dell’elezione dei tre grandi elettori della Sicilia che andranno a Roma per eleggere il Presidente della Repubblica dopo Sergio Mattarella.

Troppo pochi quelle 29 preferenze, segno che Musumeci nelle urne è stato ‘tradito’ da un gruppo di franchi tiratori della maggioranza. Infatti il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ha ottenuto 44 preferenze, il più votato con 15 voti in più rispetto a Musumeci, a seguire il grillino Nuccio Di Paola con 32 voti, che ha avuto più voti dei rispetto al numero dei deputati all’opposizione. Inoltre, un voto ciascuno per Giuseppe Lupo (Pd), Anthony Barbagallo (Pd), Antonello Cracolici (Pd), Nello Dipasquale (Pd), Michele Catanzaro (Pd), Baldo Gucciardi (Pd), Giuseppe Arancio (Pd), Claudio Fava (Centopassi), Michele Mancuso (Fi), Riccardo Gallo (Fi), Eleonora Lo Curto (Udc).

Facce corrucciate nel governo dopo il voto all’Ars che ha designato i delegati siciliani per l’elezione del Capo dello Stato. Alla fine della seduta, Musumeci è apparso nervoso e insieme con l’assessore Toto Cordaro e altri componenti della sua giunta s’è diretto verso la stanza del governo di Palazzo dei Normanni. Alla vigilia, ambienti del centrodestra avevano assegnato un valore politico a questa votazione alla luce dell’acceso dibattito in corso sulla prossima candidatura alla presidenza della Regione (si vota in autunno), con Musumeci già in corsa per il secondo mandato ma con la coalizione che non ha preso posizione, anzi con Gianfranco Miccichè spesso critico nei confronti del governatore per il modo in cui tratta i partiti che lo sostengono.

Il presidente Nello Musumeci ha riunito i suoi assessori nella stanza del governo. I nervi sono tesissimi, riferiscono alcune fonti all’ANSA. Musumeci è arrabbiatissimo per lo sgambetto subito dai franchi tiratori della sua maggioranza. Si vocifera di possibili decisioni clamorose da parte di Musumeci. I lavori d’Aula sono stati chiusi dal presidente Miccichè. E si dovrebbe riprendere con una nuova seduta.

A Palazzo dei Normanni si rincorrono voci su possibili dimissioni di Nello Musumeci. L’ANSA apprende che Musumeci vorrebbe annunciarle alla ripresa dei lavori parlamentari, che sono stati sospesi. Sono attimi frenetici nel centrodestra, l’assessore Toto Cordaro, che tiene i rapporti col Parlamento, è a colloquio nella stanza del presidente Miccichè.