Musumeci smentisce Miccichè sul futuro della commissione regionale Antimafia. Il presidente dell’Ars aveva annunciato l’intenzione di voler cambiare “ruolo e nome” all’organismo parlamentare: “Non ha senso – aveva detto dopo la sua elezione al vertice dell’Assemblea – non possiamo parlare di mafia in generale. Puntiamo invece a guardare eventuali fenomeni corruttivi dentro la Regione. La commissione si dovrebbe chiamare Anticorruzione e dovrebbe indagare dentro la macchina regionale”.
Di parere radicalmente diverso Nello Musumeci che rispondendo ai giornalisti a margine della commemorazione di Piersanti Mattarella ha dichiarato:”Sono convintissimo che abbiamo bisogno di una commissione Antimafia regionale. Una organismo che sia animato, però, da una normativa diversa. Sono passati diversi anni dalla legge istitutiva del ’91 e serve un ritocco alle norme, ben sapendo che la commissione non può disporre dei poteri di polizia giudiziaria delle commissioni di indagine del Parlamento nazionale. Però tanto si può fare anche in termini di potenziamento delle unità lavorative a supporto dei commissari deputati”.
Musumeci non nasconde la necessità, comunque, di riadattare ai tempi la commissione. “La legge va rivista e riformata, la commissione antimafia regionale può svolgere un lavoro di indagini nella pubblica amministrazione regionale e come dice la Corte Costituzionale può essere di straordinario ausilio alla commissione nazionale. Io ne sono convinto e lavoreremo perché questa normativa possa essere rivista e adeguata a un mutato contesto”.
