Musumeci: “Stop a campi Rom fatiscenti. Subito il censimento”

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campo rom di palermo

“Il rogo che ieri ha coinvolto il campo rom di Zia Lisa alla periferia di Catania ha drammaticamente acceso, ancora una volta, i riflettori della pubblica opinione sulla problematica presenza delle comunità nomadi nell’Isola e sulla fatiscenza dei loro insediamenti. L’Italia e la Sicilia sono in prima fila nelle politiche di accoglienza, ma tutto deve avvenire in una cornice di regole precise cui tutti loro devono uniformarsi”.

Lo dice il presidente della commissione Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana, Nello Musumeci, per il quale “non è tollerabile sopportare l’esistenza di un campo nel quale le condizioni minime di vita, di igiene e di sicurezza non sono rispettate, così come non è tollerabile sapere che gran parte di loro vive di attività illegali”. “Cosa intendono fare il Comune di Catania e la Prefettura – chiede il parlamentare -? Ciascuno, nelle proprie diverse responsabilità, deve assumere una concreta iniziativa”.

Secondo il capo dell’opposizione all’Assemblea regionale siciliana, “il tema annoso e insoluto dei campi rom coinvolge decine di Comuni nell’Isola. Ce ne ricordiamo quando accadono eventi tristi o quando se ne occupano i mass media. Noi riteniamo, invece, che il fenomeno vada affrontato senza giustizialismo e senza buonismo, tenendo conto che quasi sempre la convivenza dei rom con la popolazione locale produce insofferenza, a volte difficile da gestire”.

Da qui l’invito al governo regionale, all’Anci e al coordinamento delle Prefetture, di costituire “prima dell’arrivo dell’autunno” un tavolo di lavoro che “assegni funzioni e compiti precisi a ciascun soggetto istituzionale e che proceda, anzitutto, al primo vero censimento della popolazione nomade in Sicilia”.