Nasce a Palermo la prima scuola di formazione politica della Lega in Sicilia. A tagliare il nastro, questa mattina, il commissario Lega Sicilia Stefano Candiani, insieme con i responsabili regionali enti locali, Igor Gelarda e Fabio Cantarella, e Giovanni Callea, ideatore e direttore della scuola.
“Con la scuola di formazione politica – afferma Candiani – vogliamo proporre alla Sicilia e ai siciliani, il nostro modello di amministrazione e gestione delle istituzioni, sperimentato, con riscontri più che positivi, in molti territori. L’obiettivo è quello di far conoscere come funziona il sistema politico amministrativo ed economico ai futuri amministratori, attraverso il racconto e l’esperienza di professionisti. La Sicilia – aggiunge – ha grandi potenzialità che devono però essere tirate fuori e valorizzate da una classe dirigente preparata, in alternativa all’attuale sistema farraginoso che governa la regione da decenni. Spetterà adesso ai cittadini siciliani – conclude Candiani – l’onore e l’onere di farsi carico del lavoro di amministratori e contribuire al rilancio della Sicilia”.
“La scuola di formazione – spiega Giovanni Callea – è l’occasione per dare voce sul territorio siciliano ai vari amministratori della Lega, un gruppo dirigente che ha all’attivo dove ha operato una storia di successi. Questi successi negli enti locali e nelle regioni sono un modello importante da contrapporre all’inefficienza della classe politica siciliana ormai conclamata. E questo successo e queste competenze devono essere raccontate in Sicilia più che altrove. La scuola – aggiunge Callea – è indispensabile per selezionare e formare una classe dirigente, perché il rischio del tanto consenso della Lega di Matteo Salvini in Sicilia è che da un lato per assenza di uomini si dia spazio a furbi riciclati, e dall’altro l’assenza di formazione potrebbe riprodurre gli errori amministrativi che appartengono allo storico della Sicilia”.
Si prevedono sei appuntamenti le domeniche ogni mese circa. I contenuti saranno in continuità con i contenuti della scuola di Milano, con un focus specifico sulla Sicilia, in ogni sessione e con una specifica giornata dedicata all’autonomia nella quale le questioni legislative ed autonomistiche relative alla Sicilia saranno approfondite specificamente. L’intenzione è che comunque la scuola siciliana non sia alternativa a quella nazionale. Ma piuttosto parallela. Per le docenze, si avvicenderanno politici di primo piano della Lega, sia per una questione di linguaggio da trasmettere che per sottolineare il legame di appartenenza della scuola al progetto politico della Lega. La giornata tipo vedrà la presenza di uno o due esponenti nazionali della Lega, esperti della materia, professori universitari, professionisti, burocrati.