Naufragio, salme giunte a Malta. Lutto cittadino in molti comuni siciliani

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Mentre il bilancio resta inchiodato alle cifre delle prime ore di questa mattina (28 persone salvate, 24 salme trasferite a Malta, ma soprattutto i presunti 900 morti) proseguono le ricerche nel tratto di mare, a nord della Libia, in cui è colato a picco il barcone con centinaia di migranti. L’ennesima tragedia alla fine di una settimana che ha visto giungere sulle coste italiane oltre 12mila persone.

Molti comuni siciliani hanno proclamato il lutto cittadino: bandiere a mezz’asta a Palermo, e così pure a Trapani e Sciacca. Mentre la Procura di Catania ha annunciato una conferenza stampa per le 16 di oggi: il procuratore Salvi farà il punto sulle indagini aperte su questa ennesima tragedia.

Nel porto de La Valletta sono in corso le operazioni di sbarco dalla nave Gregoretti della Guardia Costiera dei 24 cadaveri recuperati nel Canale di Sicilia. Le salme dei primi migranti sono state subito trasferite sui carri funebri nell’ospedale Mater Dei dove saranno eseguiti gli esami autoptici. A bordo dell’unità italiana è salito anche il personale medico per valutare le condizioni dei 27 superstiti (uno soltanto è stato condotto a Catania), che si trovano sotto coperta. Non appena saranno ultimate le operazioni, che potrebbero richiedere alcune ore, la nave Gregoretti dovrebbe ripartire per il porto di Catania, dove ieri è stato trasferito in elicottero uno dei sopravvissuti in gravi condizioni.

Sdegno e polemiche rimbalzano in Europa: “Non siamo stati all’altezza – è il mea culpa pubblico del portavoce del governo di Parigi Le Foll – c’è bisogno di aumentare la sorveglianza nel Mediterraneo, non possiamo lasciare sola l’Italia”.

Intanto sembra che il presidente del Consiglio Europeo, il polacco Donald Tusk, stia consultando i capi dei 28 governi europei per convocare un vertice straordinario sull’emergenza immigrazione sollecitato dal premier Matteo Renzi. L’ipotesi è che la riunione si tenga giovedì. Tusk già da ieri ha avviato le consultazioni con i 28, la Commissione e l’alto rappresentante Mogherini, riservando di “decidere dopo le consultazioni”.