Nicola De Felice: “Il generale Riccò ha espresso appieno il senso dell’onore militare”

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nicola de felice

L’ammiraglio di Divisione in ausiliaria, Nicola De Felice, già numero uno di Marisicilia, questa settimana affronta una vicenda particolarmente spinosa sotto il profilo militare. La polemica che ha visto il generale Paolo Riccò, comandante dell’Aviazione dell’esercito, al centro di critiche e persino di un’indagine interna del ministero della Difesa. 

Il comportamento del Generale Riccò (nella foto in basso) che ha abbandonato la cerimonia del 25 aprile scorso a Viterbo, dopo le parole oltraggiose verso le Forze Armate italiane del presidente locale dell’ANPI, esprime appieno il senso del vero valore militare italiano.
Formati come siamo ad esprimerlo in combattimento, nulla ci vieta di attuarlo anche nelle normali attività umane dove la componente morale esercita sempre un’influenza psicologica decisiva sia a livello individuale sia collettivo.

I principi morali, riconducibili essenzialmente al concetto di bene e male, la coesione e la motivazione, che si traduce nel senso di appartenenza e confidenza, sono soltanto alcuni degli aspetti e dinamiche riferiti alla dimensione etico-sociale del militare vero.
La componente morale attiene all’elemento umano al fine di predisporci ad affrontare situazioni estreme, stimolando coesione morale, motivazione e leadership a vantaggio, rispettivamente, della preparazione mentale, entusiasmo e ispirazione a fare il proprio dovere.

*1. Coesione
È la principale risorsa che dà forza morale e predispone a compiere bene il proprio dovere. Va alimentata con la condivisione del lavoro e dei compiti, creando le condizioni per il supporto reciproco in virtù del conseguimento del fine ultimo. Una cultura di solidarietà, principi comuni e integrità morale – anche dell’opinione pubblica della Nazione – sono alla base della coesione, che va tuttavia sostenuta da una reale condivisione dei valori, del senso di disciplina, e degli standard da raggiungere. Esperienze comuni, senso di appartenenza, spirito di corpo, e identità collettiva contribuiscono a mantenere viva la coesione morale.

*2. Motivazione
La motivazione è l’espressione delle ragioni che inducono Il militare a compiere una determinata azione e del suo intimo convincimento. Rappresenta il prodotto della formazione e dell’addestramento e si ottiene attraverso la confidenza con gli strumenti di lavoro, un efficace leadership, senso di disciplina, autostima e rispetto reciproco. Ma anche dal senso di coinvolgimento della comunità civile che ci circonda, della popolazione che condivide l’operato e ci sostiene attraverso iniziative collaterali.

*3. Leadership
Il comportamento del Generale Riccò a Viterbo ha rappresentato una combinazione di esempio, competenza, capacità di persuasione e di costrizione. Una leadership efficace può soltanto avvenire attraverso la proiezione della personalità del leader che si mostra in grado di influenzare positivamente i propri subordinati. La competenza genera nei subordinati la fiducia, l’iniziativa e l’accettazione di rischi e delle responsabilità. Soprattutto di fronte alle avversità, i leader devono dimostrare il loro coraggio e contenere la loro paura. Una leadership calma e fiduciosa, rafforzata da una capacità di comunicare con chiarezza, è vitale per il successo militare, delle operazioni ed il mantenimento del morale di gente che mette in gioco la propria vita per il bene comune, per la Patria.