Nuova legislatura all’Ars, Papale: “Accantonare divergenze, si realizzi di più e si dibatta di meno”

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Prima seduta dell’Assemblea regionale Siciliana con i 70 deputati neo eletti: mattina frenetica a Palazzo dei Normanni per l’avvio ufficiale della 17.ma legislatura. I nuovi parlamentari dell’Ars hanno giurato e preso posto negli scranni a loro riservati in Sala d’Ercole: 20 di questi sono rimasti vuoti, a seguito della riduzione del numero dei parlamentari, 90 fino alla scorsa legislatura.

Presente al completo anche il governo di centrodestra presieduto da Nello Musumeci che conta su una maggioranza risicata, 36 deputati su 70, tenendo conto, peraltro, dei mal di pancia della Lega, rimasta fuori dalla Giunta, che ha un suo uomo in Assemblea.

Il Movimento cinque stelle con 20 deputati, è il gruppo più numeroso. Ha presieduto Alfio Papale: con i suoi 66 anni è il deputato più anziano – eletto nella lista Musumeci Forza Italia Berlusconi – che ha dato l’indirizzo di saluto. I segretari provvisori sono i deputati più giovani: Luigi Genovese (FI), 21 anni, figlio di Francantonio Genovese, recentemente indagato per riciclaggio e sottrazione indebita di capitali, ed Elena Pagana (M5s), 26 anni. Papale ha ringraziato il presidente uscente Giovanni Ardizzone. Mentre il presidente della Regione Nello Musumeci, anch’egli deputato, ha presentato il suo governo, rinviando a una seduta successiva la presentazione delle linee programmatiche.

Musumeci ha presentato i dodici assessori, seduti sui banchi del governo a Sala d’Ercole: Gaetano Armao all’Economia e vice presidente della Regione, Edgardo (Edy) Bandiera all’Agricoltura, Salvatore Cordaro al Territorio e Ambiente, Marco Falcone alle Infrastrutture e Mobilità, Vincenzo Figuccia all’Energia, Bernadette Grasso alle Autonomie locali e Funzione pubblica, Mariella Ippolito alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro, Roberto Lagalla all’Istruzione e Formazione professionale, Sandro Pappalardo al Turismo, Sport e Spettacolo, Ruggero Razza alla Salute; Vittorio Sgarbi ai Beni culturali, Girolamo Turano alle Attività produttive.

Alfio Papale, il deputato anziano che presiede la prima seduta, ha prestato giuramento per primo e ha tenuto il suo breve discorso introduttivo: “Occorre accantonare le divergenze di parte ed ogni forma di contrasto, la nostra azione deve essere finalizzata al consolidamento dell’autonomia regionale e posta al servizio dei siciliani. Siamo consci di essere di fronte a questioni ancora aperte, ma occorre che lo Stato dia attuazione a quanto contenuto nello statuto regionale”. Papale ha poi citato Giuseppe Alessi, primo presidente della Regione siciliana: “Ci sono problemi di indubbio rilievo che in Sicilia devono essere risolti, ora si realizzi di più e si dibatta di meno, si metta da parte il personalismo nell’interesse della rinascita di questa nostra terra. La Sicilia ci guarda – ha concluso Papale – anche con disaffezione, ma tutti sanno che il voto dei cittadini costituisce pur sempre l’attuazione della democrazia”.

Il presidente di turno dell’Ars ha insediato anche la commissione provvisoria per la verifica dei poteri e sospeso l’Aula per una breve pausa. Primo obiettivo e prima insidiosa prova di tenuta della maggioranza, subito davanti, è l’elezione del presidente dell’Ars a scrutinio segreto. Per la maggioranza è assente il deputato Giuseppe Gennuso (Popolari e Autonomisti) per via di un lutto in famiglia. Il candidato del centrodestra Gianfranco Miccichè non avrebbe dunque i numeri per potere contare su una maggioranza in suo favore.